
Milano – Bufera sull’urbanistica. Inchiesta Park Towers, in sei vanno a processo

A Milano torna a far discutere la gestione del territorio urbano, con un nuovo caso che mette sotto i riflettori le modalità con cui vengono approvati grandi interventi edilizi. Al centro dell’attenzione stavolta c’è il complesso residenziale “Park Towers”, un progetto che prevede la costruzione di tre edifici abitativi con oltre cento appartamenti nella zona di Crescenzago, vicino al Parco Lambro, un’area sottoposta a vincoli ambientali.
Il giudice Alessandra Di Fazio ha disposto il rinvio a giudizio per sei persone: si tratta di imprenditori, tecnici e dirigenti pubblici accusati a vario titolo di abuso edilizio, lottizzazione abusiva e falso ideologico. Il procedimento giudiziario inizierà il 12 novembre 2025 presso il Tribunale di Milano.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il progetto sarebbe stato autorizzato con una semplice Scia – uno strumento previsto per ristrutturazioni – anziché con un piano attuativo, necessario per nuove edificazioni. Questo avrebbe permesso ai promotori dell’intervento di evitare vincoli e obblighi come la creazione di aree verdi o parcheggi pubblici.
L’operazione viene definita dai pm una manovra speculativa che avrebbe eluso le normative urbanistiche e ambientali per favorire interessi privati.
Tra gli imputati figurano, tra gli altri, Andrea Bezziccheri di Bluestone e Roberto Vederio della Devero Costruzioni, oltre a funzionari comunali come Carla Barone e Francesco Rosata.
Nell’indagine emerge anche il nome di Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione paesaggio, per cui è stata richiesta la custodia cautelare. Marinoni nega qualsiasi coinvolgimento in episodi di corruzione e ha annunciato che chiarirà la propria posizione in aula.
Il caso Park Towers è parte di un’indagine più ampia sull’urbanistica milanese e solleva interrogativi sulla trasparenza e sui controlli nei processi decisionali.
La città, proiettata verso una trasformazione urbana che punta alla sostenibilità e alla riqualificazione delle periferie. Il processo potrebbe segnare un momento di svolta per la definizione delle regole future in ambito edilizio.