
Torino – Parla Giorgietto Giugiaro, miracolosamente vivo a 86 anni dopo un pauroso incidente – “Ecco come mi sono salvato”

Giorgetto Giugiaro, celebre designer automobilistico torinese oggi 86enne, è miracolosamente sopravvissuto a un grave incidente d’auto mentre era in vacanza in Sardegna. A raccontare l’accaduto è lo stesso Giugiaro, attraverso una toccante lettera pubblicata sul quotidiano La Stampa, in cui riflette non solo sull’episodio, ma anche sul ruolo cruciale della sicurezza nei veicoli moderni.
Quel giorno, Giugiaro era alla guida di un SUV, da solo, lungo i tornanti di Abbiadori, nel territorio di Arzachena. All’improvviso, per cause non ancora del tutto chiarite, il veicolo si è ribaltato, pur non coinvolgendo altri mezzi. L’86enne è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Olbia. Le prime notizie avevano fatto temere il peggio, ma per fortuna il celebre progettista ha riportato “solo” la frattura di tre vertebre. Ora dovrà affrontare alcune settimane di convalescenza con un busto ortopedico.
Il racconto in prima persona
Nella sua lettera, Giugiaro descrive quei momenti con lucidità e ironia. Confessa di aver vissuto un evento drammatico, di quelli che ti mettono di fronte alla fragilità dell’esistenza. Ma quando i soccorritori sono arrivati, lo hanno trovato già fuori dal veicolo, in piedi, sereno, mentre osservava i resti dell’auto. «Forse – scrive – è la calma di chi ha passato la vita a cercare ordine nel disordine, disegnando». Non nasconde il fastidio per il busto che dovrà indossare e per il fatto di dover rinunciare, almeno per un po’, alle sue amate escursioni in moto. Ma riconosce che, in confronto a ciò che avrebbe potuto accadere, si tratta di dettagli trascurabili.
“È stato un incidente pauroso, di quelli che ti fanno vedere il confine tra la vita e il nulla. I vigili del fuoco sono arrivati, ma non hanno dovuto tirarmi fuori dalle lamiere – scrive Giugiaro – ” Ero già in piedi, a osservare il disastro con la calma di chi, forse, ha passato una vita a domare il caos su un foglio bianco. Mio figlio Fabrizio dice che sono scocciato, ed è vero: non potrò salire sulla mia moto da trial ad agosto, e questo busto ortopedico mi farà sbuffare per un paio di mesi. Ma sono inezie, dettagli”.
“La sicurezza, oggi, è un lusso. Chi può permettersi un’auto nuova ha più chance di tornare a casa vivo. Nel 2024, in Italia, abbiamo contato 173.364 incidenti stradali. Quanti di quei guidatori, in macchine datate, non hanno avuto la mia fortuna? La tecnologia salva vite, ma è una salvezza che costa cara. Questo, per uno come me, che ha sempre voluto disegnare auto per tutti, è un pensiero che brucia. Non fraintendetemi: non sono qui a fare la morale. Sono solo un uomo che, sceso da un’auto capottata, si è guardato allo specchio e ha visto non solo un sopravvissuto, ma un privilegiato”