
Milano – Svastiche e minacce sulla porta di due donne ebree: disposta la vigilanza. Cosa è successo

A Milano, due donne di origine ebraica, madre e figlia, sono state vittime di un grave atto intimidatorio a sfondo antisemita. Sulla porta del loro appartamento, situato in una palazzina nella zona delle Forze Armate, non lontano dal quartiere ebraico, sono comparse due grandi svastiche e una scritta offensiva con insulti e minacce di morte esplicite, indirizzate direttamente a loro.
L’episodio è avvenuto la scorsa mattina: la figlia, rientrando a casa, ha scoperto le scritte e ha subito informato le autorità. Le due donne vivono lì da circa vent’anni. In seguito alla denuncia, la Digos ha avviato un’indagine per identificare i responsabili, mentre la questura ha immediatamente predisposto un servizio di sorveglianza per garantire la sicurezza delle vittime, come previsto nei casi di minacce gravi o pericolo imminente, analogamente a quanto accade per le situazioni coperte dal “codice rosso”.
L’avvocato che assiste madre e figlia, ha sottolineato la gravità dell’accaduto, evidenziando come gli autori del gesto siano arrivati senza esitazione fino alla porta giusta all’interno di un condominio, segno di una minaccia mirata e premeditata. La precisione con cui è stato compiuto il gesto lascia intendere che le due donne fossero un bersaglio ben identificato.
L’episodio ha profondamente scosso le vittime, che si sono chiuse in casa per la paura. . “Sembra di essere tornati indietro di decenni, a un’epoca buia che pensavamo superata”, ha dichiarato l’avvocato.