Delitto di via Poma, un libro ricostruisce il caso e le prove ignorate

07/08/2025

Un nuovo, clamoroso capitolo si apre nel misterioso delitto di via Poma, a 35 anni esatti dall’omicidio di Simonetta Cesaroni, la ventenne romana uccisa il 7 agosto 1990 mentre lavorava all’interno della sede dell’Associazione Italiana Alberghi della Gioventù (Aiag). La svolta arriva anche grazie al ritrovamento di un dattiloscritto del 1996, firmato dal giornalista Gian Paolo Pelizzaro e oggi ripubblicato insieme a Giacomo Galanti nel libro “L’intrigo di via Poma”. Il documento, all’epoca mai pubblicato e acquisito agli atti su richiesta del pm Settembrino Nebbioso, conteneva nomi, società e collegamenti tra via Poma, via Gradoli, l’Olgiata e alcuni ambienti legati ai servizi di intelligence.

E secondo quanto emerge da un’ordinanza della gip Giulia Arcieri del 19 dicembre scorso, ci sono elementi sufficienti per riaprire l’inchiesta, in particolare alla luce di documenti riservati dei servizi segreti rinvenuti nell’appartamento teatro dell’omicidio. «Verosimilmente per proteggere soggetti e/o interessi dei servizi segreti», scrive la giudice, ipotizzando un depistaggio finalizzato a coprire figure istituzionali o legate agli apparati di sicurezza.

Uno dei punti chiave dell’indagine riguarda la sparizione delle presenze lavorative dell’Aiag nel periodo compreso tra il 10 luglio e il 13 novembre 1990. Un vuoto strategico che ha coperto proprio il 7 agosto, giorno dell’omicidio. Solo recentemente, questi documenti sono riemersi nell’archivio privato del padre di Simonetta, Claudio Cesaroni, e hanno permesso alla gip di riaprire una pista mai esplorata fino in fondo. «Secondo il contratto, i dipendenti erano tenuti a essere in ufficio il martedì pomeriggio, ma quel giorno tutti negarono di esserci», si legge nel libro.

Una fonte citata nel testo racconta che quel pomeriggio qualcuno era con Simonetta, ma il proprio nome non compare nei registri. Interrogato all’epoca, avrebbe dichiarato di aver lavorato fino alle 14 e poi di essere stato con i genitori. «Un alibi mai verificato», scrivono gli autori.

L’ipotesi più inquietante avanzata da Pelizzaro e Galanti riguarda la manipolazione della scena del crimine. La stanza dove fu trovato il corpo di Simonetta, colpita con 29 coltellate, appariva sorprendentemente in ordine, con la porta chiusa a chiave dall’interno ma senza le sue chiavi. Un depistaggio orchestrato da chi aveva accesso all’ufficio, conosceva gli orari dei dipendenti e sapeva come far sparire elementi compromettenti. «Solo dei professionisti potevano modificare e inquinare a tal punto la scena del delitto», è la convinzione dell’autore.

Secondo il libro, l’Aiag sarebbe stata interessante per gli apparati di sicurezza anche per la sua capacità di raccogliere dati sugli studenti, italiani e stranieri, ospitati negli alberghi della gioventù. La morte di Simonetta avrebbe potuto compromettere archivi sensibili, spingendo qualcuno a “bonificare” la scena e proteggere nomi e ambienti di rilievo istituzionale.

Il dattiloscritto evidenzia anche le pressioni subite dagli inquirenti, gli errori strategici dell’istruttoria, le false piste e il ruolo oscuro di testimoni legati ai servizi, come Roland Voller, in contatto con utenze del Ministero dell’Interno. Tutto farebbe pensare a un movente inconfessabile e a un omicidio coperto per salvaguardare interessi superiori. «Se nel delitto di via Poma qualcuno ha depistato, vuol dire che esiste un colpevole intoccabile, un movente inviolabile e dei complici da proteggere», si legge nel libro.

La nuova inchiesta punta ora a verificare queste omissioni, ricostruire i turni di quel giorno e approfondire i legami tra Aiag e ambienti dei servizi. Dopo 35 anni di misteri e archiviazioni, il caso Simonetta Cesaroni potrebbe finalmente tornare al centro di una ricerca di verità mai davvero conclusa.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona Italy News 24 - Le notizie dall' Italia in tempo reale

Potrebbero interessarti

Lombardia – Ragazza travolta e uccisa sull’A 35. Arrestato un 20enne: “Risultato positivo alla droga”

Lombardia – Ragazza travolta e uccisa sull’A 35. Arrestato un 20enne: “Risultato positivo alla droga”

Ragazza travolta e uccisa sull’A 35. Arrestato un 20enne Tragedia in Lombardia, lungo l’autostrada A35 Brebemi. Sofia Galante, 19enne di Travagliato, ha perso la vita dopo essere stata investita da un’auto mentre si trovava sulla corsia centrale. La ragazza viaggiava come passeggera in una macchina rimasta coinvolta in un tamponamento, incidente che non aveva causato […]

10/08/2025

Roma Tor Bella Monaca, rapinatore entra in un bar e spara: tre feriti

Roma Tor Bella Monaca, rapinatore entra in un bar e spara: tre feriti

Nella notte di venerdì, un episodio di violenza armata ha sconvolto Tor Bella Monaca. Un uomo armato di pistola è entrato nel bar “Bianca Notte” in via degli Acquaroni, annunciando l’intenzione di compiere una rapina. Dopo aver ricevuto il rifiuto del titolare di consegnare l’incasso, il malvivente ha aperto il fuoco, ferendo tre persone: il […]

09/08/2025

Torino – Omicidio di corso Giulio Cesare: arrestato il Killer. E’ un uomo di 34 anni

Torino – Omicidio di corso Giulio Cesare: arrestato il Killer. E’ un uomo di 34 anni

Torino – Omicidio di corso Giulio Cesare: arrestato il Killer. La sera del 30 luglio 2025, in corso Giulio Cesare, nel quartiere Dora Vanchiglia di Torino, una violenta lite si è conclusa con la morte di un uomo di nazionalità nigeriana. Secondo le indagini, la vittima sarebbe stata colpita più volte con un coltello al […]

09/08/2025

Milano – Naso in necrosi, chiuso uno studio medico abusivo, fra botox e filler. Una denuncia

Milano – Naso in necrosi, chiuso uno studio medico abusivo, fra botox e filler. Una denuncia

Naso in necrosi, chiuso uno studio medico abusivo. Una denuncia Aveva trasformato una stanza del proprio appartamento in un centro di medicina estetica, privo di qualsiasi autorizzazione e requisito professionale. Una donna albanese di 50 anni è stata denunciata per esercizio abusivo della professione medica dopo che Guardia di Finanza di Legnano e Carabinieri del […]

09/08/2025

Maxi furto nella villa di Fiorello – Banda entra in casa: colpo da 300mila euro

Maxi furto nella villa di Fiorello – Banda entra in casa: colpo da 300mila euro

Colpo notturno nella residenza di Rosario Fiorello a Roma. Una banda di ladri altamente specializzata ha messo a segno un furto nella villa dello showman, situata nella zona residenziale della Camilluccia, portando via un bottino composto da gioielli, orologi e oggetti di valore per una stima che supera i 300.000 euro. Secondo le prime ricostruzioni, […]

08/08/2025

Svolta nel caso Diabolik: per il pm sul luogo del delitto c’era il boss Bennato

Svolta nel caso Diabolik: per il pm sul luogo del delitto c’era il boss Bennato

A sei anni esatti dall’omicidio di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, ex leader degli Irriducibili della Lazio, emergono nuovi e inquietanti sviluppi nell’indagine. Secondo la Procura di Roma, Leandro Bennato, noto boss di Primavalle e figura centrale dei traffici criminali romani, sarebbe stato presente al Parco degli Acquedotti nel momento in cui Diabolik veniva assassinato con […]

07/08/2025

Roma, il “re delle truffe” ora è accusato anche di violenza sessuale

Roma, il “re delle truffe” ora è accusato anche di violenza sessuale

Si era presentato come Giuseppe Laterza, uno psichiatra, generale dei carabinieri in forza ai Nas e persino alto prelato vaticano. Dietro la maschera, però, si nascondeva Stefano Ramunni, 61 anni, originario della Puglia e noto truffatore con una lunga serie di precedenti alle spalle, tanto da essere soprannominato dalla trasmissione Le Iene «il re delle […]

07/08/2025

Roma, 38enne muore di overdose di crack: arrestati 3 spacciatori

Roma, 38enne muore di overdose di crack: arrestati 3 spacciatori

Una notte di droga e vino, poi il malore e la fine. Così è morta Josephine, 38enne di Colleferro, trovata senza vita il 5 febbraio scorso dopo aver assunto una dose letale di crack. Da quell’overdose è partita un’indagine che ha portato alla scoperta e allo smantellamento di una fitta rete di spaccio, con base […]

07/08/2025

Tragedia sulle Alpi, un poliziotto di Ladispoli muore davanti ai familiari

Tragedia sulle Alpi, un poliziotto di Ladispoli muore davanti ai familiari

Una giornata drammatica sulle montagne italiane riaccende l’allarme sicurezza in alta quota. Andrea Caradonna, 57 anni, primo dirigente della Polizia di Stato in servizio presso il Ministero dell’Interno e residente a Ladispoli, ha perso la vita durante un’escursione sulla ferrata di Valimpach, a Caldonazzo, in Trentino. L’uomo era in vacanza con la moglie e i […]

06/08/2025