
Milano e l’Estate rovente – Ecco quartieri più caldi, con punte di 45 gradi “310 mila persone a rischio termico”. Lo studio

Milano e l’Estate rovente – Ecco quartieri più caldi, con punte di 45 gradi “310 mila persone a rischio termico”
Milano ha registrato quest’estate picchi termici da record: in alcune aree urbane come via Stephenson e piazzale Loreto si rilevano temperature superficiali fino a 45 °C o più, con anomalie termiche che superano di 3–4 °C rispetto alle zone rurali della provincia
In particolare, gli archivi termici indicano valori puntuali stimati fino a 45,5 °C in via Stephenson e 44,2–44,6 °C tra Ortomercato, zone Expo, Loreto e viale Monza
Grazie ai dati satellitari (Landsat 8 e Modis Aqua e Terra) raccolti nell’arco degli ultimi quattro anni, la piattaforma Territori Resilienti della Città Metropolitana offre una mappa dettagliata delle isole di calore urbane. Le anomalie termiche notturne medie di Milano si attestano intorno a +2,2 °C, ma in alcune aree centrali l’anomalia tocca i +4 °C o più rispetto alla temperatura notturna di riferimento delle zone verdi circostanti
Zone come Bagno Loreto, Centro, Porta Nuova, Ortica e Mind emergono come particolarmente “tropicali”, mostrando +3,5/4 °C di scarto rispetto alla campagna
Meccanismi e cause del calore urbano
Le cause delle isole di calore milanesi sono multifattoriali: eccesso di cemento, asfalto, materie ad alta capacità termica, bassa riflettanza dell’albedo, scarsa ventilazione tipica della Pianura Padana e assenza di copertura vegetale
Questi elementi combinati generano classici “archipelagi termici”, dove il rilascio notturno del calore accumulato mantiene l’atmosfera calda fino a tarda notte
.Chi rischia di più
Secondo la Città Metropolitana, circa 316.000 persone sono esposte al rischio termico nella fascia tra 3 e 5 (su una scala di gravità climatica). A livello di rischio elevato (4‑5), circa 125.000 cittadini si trovano nelle aree più compromesse
Le fasce vulnerabili – anziani, bambini o persone con problemi di salute – risultano particolarmente colpite nelle zone più calde dove la temperatura fatica a scendere la notte.
Soluzioni e prospettive
Gli studi coordinati dal CNR (progetto Mirificus) suggeriscono che aumentare il verde urbano, introdurre superfici chiare ad alta riflettanza, limitare l’asfalto e incentivare la ventilazione, può mitigare i picchi termici. Proposte come cinture verdi intorno al centro urbano sono state avanzate: “rifugi climatici” – biblioteche, giardini, piazze – diventerebbero così spazi pubblici dove trovare sollievo dal caldo estremo