
Milano – Salvini durissimo dopo l’incidente che ha ucciso l’anziana: “Il campo Rom è da radere al suolo”. Sala replica: “E’ vergognoso!”

La morte di Cecilia De Astis, 71 anni, travolta l’11 agosto a Milano nel quartiere Gratosoglio da un’auto guidata da quattro minorenni, ha innescato un acceso dibattito politico. Gli autori, individuati dalla polizia, sarebbero stati rintracciati in un campo nomadi della periferia sud, circostanza che la Lega ha usato per rilanciare la richiesta di smantellare l’insediamento.
Matteo Salvini, vicepremier e leader del Carroccio, ha definito l’episodio “pazzesco” e ha sollecitato lo sgombero immediato e la demolizione del campo, accusando i genitori dei giovani di comportamenti criminali e invitando il sindaco Giuseppe Sala e le forze di sinistra a prendere posizione
“Il Campo rom da sgomberare subito, e poi radere al suolo, dopo anni di furti e violenze, pseudo “genitori” da arrestare e patria potestà da annullare. Sindaco Sala e sinistre, ci siete?»
Carlo Calenda, leader di Azione, pur dichiarandosi favorevole alla chiusura dei campi rom, ha criticato Salvini per chiedere l’intervento al sindaco anziché al ministro dell’Interno, accusandolo di fare propaganda.
Poi è toccato a Sala replicare duramente, definendo “vergognoso” speculare su una tragedia simile e ribadendo la vicinanza alla famiglia della vittima.
«Sulla morte di una persona in circostanze così terribili trovo vergognoso speculare, soprattutto da parte di alti rappresentanti del governo», ha detto in una nota. «Siamo vicini alla famiglia della donna scomparsa. Non ci sono dubbi che le famiglie dei ragazzi coinvolti devono rendere conto di quanto è successo. E su questo chiederemo la massima intransigenza».
Il Pd, per voce del consigliere municipale Michele Valtorta, ha sottolineato che il campo rom di Chiesa Rossa era stato aperto durante le giunte Albertini e Moratti, accusando la Lega di incoerenza. Ha inoltre evidenziato problemi di sicurezza nella zona e la necessità di maggiori controlli.