
Economia – Così gli asset manager americani hanno costruito il loro dominio nel risparmio europeo. L’analisi

Così gli asset manager americani hanno costruito il loro dominio nel risparmio europeo.
Negli ultimi dieci anni, il settore del risparmio gestito in Europa e nel Regno Unito ha visto un cambiamento radicale, con i principali asset manager americani che hanno conquistato una posizione dominante. Colossi come BlackRock, Vanguard e J.P. Morgan Asset Management hanno più che raddoppiato le masse gestite, passando da 2.200 miliardi di dollari nel 2015 a quasi 4.900 miliardi a maggio 2025. Nello stesso periodo, i concorrenti europei hanno registrato crescite decisamente più contenute: le società britanniche sono salite da 1.200 a 2.000 miliardi, quelle francesi da 870 a 1.500 miliardi, mentre tedeschi e svizzeri hanno raggiunto i 1.400 miliardi. I dati relativi alle società italiane non sono stati rilevati.
Una delle principali ragioni di questa supremazia americana è il successo dei prodotti di investimento passivi a basso costo, come ETF e fondi indicizzati. BlackRock, leader globale del settore con il marchio iShares, gestisce in Europa e Regno Unito circa 1.400 miliardi di dollari in prodotti passivi, mentre Vanguard, entrata nel mercato europeo solo nel 2009, ha già raggiunto i 442 miliardi. Insieme, le tre maggiori società americane detengono circa metà del mercato europeo gestito da operatori USA.
In Europa – scrive MilanoFinanza che analizza la situazione – “La tendenza sarà peraltro molto difficile da invertire, visto che i colossi a stelle e strisce hanno la scala e le dimensioni necessarie per primeggiare nel mercato degli Etf. Una scala che solo pochi asset manager europei sono in grado di sostenere. Tra questi spiccano la francese Amundi, la tedesca Dws, senza dimenticare il pionieristico ingresso nel mercato di Fideuram, la private bank di Intesa Sanpaolo, che a settembre 2024 ha quotato su Borsa Italiana la sua prima gamma di fondi-indice passivi. È stata la prima grande società di gestione italiana a fare il grande passo.
E come orientarsi tra fondi-indice passivi, attivi e tematici Fatto sta che, come ha sottolineato al FT Manny Roman, ceo del colosso americano Pimco, «l’ascesa degli investimenti passivi è stata una tendenza unidirezionale», soprattutto nel comparto azionario. Il top manager ha quindi aggiunto: «Se sei un gestore azionario di medie dimensioni in Europa e non hai le dimensioni del mercato statunitense a tuo sostegno, il quadro appare incredibilmente cupo». Il mercato degli Etf in Ue Secondo quanto calcolato dal provider Hanetf in uno studio consultato in anteprima da MF-Milano Finanza, l’industria europea degli Etf, pensati come alternative a basso costo rispetto ai tradizionali fondi comuni di investimento, ha raggiunto alla fine del secondo trimestre di quest’anno il valore record di 2.235 miliardi di euro (o 2.600 miliardi di dollari americani), anche per merito dei 61 miliardi raccolti nel secondo trimestre, che si sommano ai 78 del periodo gennaio-marzo. Complice l’effetto mercato favorevole, le masse in gestione sono così aumentate del 13,8% rispetto al trimestre precedente”.