
Telemarketing selvaggio, scatta il blocco delle chiamate truffa dall’estero

La lotta al telemarketing selvaggio entra in una nuova fase. Da domani scatta infatti il primo blocco alle chiamate commerciali provenienti dall’estero che utilizzano numerazioni italiane false per ingannare i cittadini. Una pratica nota come “Cli spoofing”, con cui i call center illegali mascherano la propria identità telefonica per proporre contratti e investimenti che spesso si rivelano fraudolenti.
L’Agcom, con una delibera del 19 maggio, ha imposto agli operatori telefonici l’introduzione di filtri che impediscano il recapito in Italia di chiamate dall’estero che risultino provenire da numeri fissi nazionali. Dal 19 novembre la misura sarà estesa anche ai numeri mobili. Per chi non si adegua, sono previste multe fino a un milione di euro.
Il sistema anti-spoofing obbliga gli operatori nazionali a bloccare tutte le chiamate in arrivo dall’estero che simulano numerazioni italiane, salvo i casi in cui l’utente sia realmente in roaming. Il primo step riguarda solo i numeri fissi, mentre dal 19 novembre scatterà anche per i cellulari. Obiettivo: contrastare un fenomeno che colpisce milioni di utenti con offerte ingannevoli, soprattutto nel settore delle forniture energetiche. Secondo l’associazione Consumerismo No Profit, nel 2024 oltre 14 milioni di famiglie hanno cambiato fornitore di luce o gas rimettendoci, spesso spinte da pratiche scorrette dei call center.
Il telemarketing aggressivo ha prodotto un danno stimato in 2,1 miliardi di euro l’anno. In molti casi, gli utenti coinvolti hanno visto crescere le proprie bollette di luce e gas dal +10% al +20% rispetto alle tariffe di mercato. “Si tratta di vere e proprie trappole commerciali – denuncia Consumerismo – con storie inventate di guasti alle centraline, finti lavori stradali o presunti errori di fatturazione per spingere gli utenti a cambiare contratto”. Il problema non riguarda solo le forniture energetiche: tra le offerte veicolate tramite chiamate truffa ci sono anche investimenti finanziari rischiosi e servizi mai richiesti che vengono attivati e che poi risulta complicato disdire.
La speranza è che i filtri riducano drasticamente il numero di chiamate indesiderate. Ma c’è chi teme che i truffatori possano escogitare nuovi metodi per aggirare le restrizioni. Il blocco segna comunque un primo passo concreto verso una maggiore tutela dei consumatori, in attesa che il sistema venga ulteriormente rafforzato con controlli più capillari e strumenti di segnalazione più immediati per gli utenti.