
Tragedia in Salento: barman romano in moto ucciso da un fulmine

Una vacanza in Puglia si è trasformata in tragedia per Marco Zampilli, 41 anni, barman e personal trainer di Roma, morto dopo essere stato colpito da un fulmine mentre era in sella alla sua moto Bmw. L’incidente è avvenuto ieri mattina lungo la statale 275, all’altezza dello svincolo per Nociglia, nel Salento. Una morte improvvisa che ha scosso non solo la comunità locale, ma soprattutto quella di Centocelle, quartiere romano dove l’uomo gestiva un noto locale.
Intorno alle 12.30, Zampilli stava percorrendo la statale sotto un violento temporale quando una scarica elettrica lo ha colpito in pieno. Sbalzato dalla moto, è finito in un campo a bordo strada. I testimoni, due automobilisti di passaggio, hanno subito chiamato i soccorsi, ma all’arrivo del 118 per lui non c’era più nulla da fare. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno confermato la dinamica: «Non ci sono persone indagate, è stato un tragico incidente legato al maltempo». La fatalità ha riportato la memoria a due episodi simili avvenuti circa sessant’anni fa nella stessa zona, ricordati dal sindaco di Nociglia, Vincenzo Vadrucci: «Anche allora due persone persero la vita colpite da un fulmine nello stesso tratto di strada».
Quella di Zampilli non è l’unica storia segnata dal maltempo in queste ore. In Abruzzo, un ragazzo di 15 anni è stato colpito da un fulmine mentre si trovava con il padre nei pressi del Monte di Mezzo, tra le province di Teramo e L’Aquila. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Salvatore e poi trasferito al Bambino Gesù di Roma, il giovane è ora ricoverato in coma farmacologico. Sempre in Abruzzo, a Pescasseroli, una comitiva di turisti in picnic è stata investita dall’onda d’urto di un fulmine caduto su un albero. Alcuni componenti sono rimasti feriti dalle schegge del tronco, ma tutti sono sopravvissuti: «Ci siamo salvati per miracolo», hanno raccontato.
Secondo le statistiche, in Italia cadono oltre un milione di fulmini l’anno, causando in media una ventina di vittime. Spesso si tratta di episodi improvvisi, legati a temporali estivi che colpiscono senza preavviso escursionisti, sportivi e turisti. La morte di Zampilli, definita dai familiari «una morte assurda», è stata una tragica fatalità che si aggiunge a un elenco che continua ad allungarsi, riportando l’attenzione sulla pericolosità di un fenomeno naturale che resta ancora troppo sottovalutato.