
Arriva ‘Ghost Pitur’, l’eroe urbano che trasforma le scritte vandaliche in muri puliti. I residenti lo amano: ecco chi è

E’ nato un nuovo eroe cittadino, ma al posto di mantello e spada usa rulli e vernice. Si fa chiamare Ghost Pitùr, il “pittore fantasma”: di giorno è un imbianchino, di notte ripulisce i muri imbrattati da scritte e tag.
L’eroe urbano agisce, per ora, principalmente a Brescia
Le sue imprese, documentate su Instagram e TikTok, hanno conquistato quasi 70mila follower e il sostegno entusiasta dei residenti. Lui però rifiuta l’etichetta di eroe: “Non cerco gloria né visibilità, è solo un atto d’amore urbano”.
Nel suo manifesto, diffuso online, spiega di voler combattere non l’arte, ma il degrado e l’abbandono. Sempre incappucciato e anonimo, ha iniziato la sua attività il 23 luglio e da allora ha già restituito pulizia a numerosi muri della città.
“Ogni superficie ripulita è un modo per ridare bellezza e dignità a Brescia”, dice. E i cittadini sembrano dargli ragione: “Sei un esempio da seguire”, scrivono in centinaia sui social.
In un manifesto diffuso online, Ghost Pitùr spiega la sua filosofia: non si considera un eroe, ma un cittadino che agisce per senso civico, senza bandiere né appartenenze politiche. La sua lotta non è contro l’arte, ma contro il degrado e l’abbandono. “La bellezza non è un lusso – scrive – è parte integrante della vita di comunità. Proteggerla e valorizzarla è un modo semplice per cambiare il nostro sguardo sulla città”.
Il misterioso “imbianchino mascherato” agisce con discrezione, sempre incappucciato, senza mai mostrare il volto. “La notte è la mia alleata – dice – mi muovo in silenzio, senza lasciare firme, se non un saluto cancellabile. Non cerco notorietà, conta solo il gesto concreto”.
La sua identità rimane nascosta, ma si sa che di giorno lavora come decoratore professionista. La sua prima “missione” risale al 23 luglio, quando ha ripulito un muro imbrattato dopo essersi reso conto di quanto certi angoli della città apparissero abbandonati e “feriti”. Da lì, il progetto ha preso forma: un modo per coniugare il suo mestiere con l’amore per Brescia. “Un muro riportato al suo aspetto originario – racconta – trasmette bellezza e ordine. È il mio modo di dare qualcosa indietro alla comunità”.