
Torino – Noto Studio dentistico chiude all’improvviso. Clienti e medici: “Sono tutti scappati, abbiamo perso migliaia di euro”. Pronti ad una class action
Torino -Noto Studio dentistico chiude all’improvviso. “Chi sorride vince sempre”: con questo slogan lo studio dentistico Dentorino, in corso Regina Margherita a Torino, aveva conquistato la fiducia di centinaia di pazienti. Oggi, però, di sorrisi ne restano ben pochi. Le serrande sono abbassate da settimane, sulla porta è appeso un avviso ufficiale che certifica lo sfratto eseguito lo scorso 17 luglio e i telefoni squillano a vuoto. Per i clienti, molti dei quali avevano anticipato migliaia di euro per cure e impianti mai completati, resta solo la rabbia.
Irreperibile chi era dietro alla gestione della clinica . Di lui non c’è più traccia: irreperibile per pazienti, colleghi e persino per la proprietaria dei locali, che denuncia mesi di affitti mai pagati. Alcuni parlano di una fuga all’estero, mentre intanto cresce il numero delle denunce e delle segnalazioni alle autorità.
Molti pazienti raccontano storie simili: preventivi vantaggiosi, finanziamenti accesi per migliaia di euro e lavori lasciati a metà. C’è chi è rimasto con protesi provvisorie, costretto ora a rivolgersi altrove con spese aggiuntive ben più alte. “Ho pagato oltre 4mila euro e ora dovrò spenderne altri 6mila”, denuncia un ex cliente.
I pazienti rimasti senza cure si stanno muovendo collettivamente e valutano di avviare una class action contro i responsabili della clinica.
Alla base della decisione c’è il mancato pagamento dei canoni di affitto, sospesi da gennaio, insieme ad altre spese condominiali lasciate insolute. La proprietaria degli spazi, esasperata, ha raccontato di essersi rivolta a un avvocato per tutelarsi, ma di ritrovarsi ora gravata da debiti proprio a causa di questa vicenda.
Ad essere colpiti non sono soltanto i pazienti. Anche professionisti che lavoravano nella struttura hanno subito gravi danni. L’ex direttore sanitario, ad esempio, afferma di essere rimasto senza stipendio per mesi e di vantare crediti mai saldati. Nonostante questo, ha cercato di garantire assistenza ai pazienti abbandonati.
Anche la sede di Oulx risulta ormai inattiva. Oggi resta una certezza: decine di pazienti hanno perso denaro e cure, e pretendono risposte. La magistratura dovrà ora chiarire come un centro così frequentato sia potuto sparire nel nulla.