
Torino – Ecco dove farà i servizi sociali John Elkann: sarà una struttura torinese?
A Torino si sta delineando il percorso che potrebbe consentire a John Elkann, presidente di Stellantis, di chiudere la vicenda giudiziaria legata all’eredità di Gianni Agnelli. Dopo l’intesa raggiunta con la procura, Elkann ha accettato di affrontare la messa alla prova, strumento previsto dalla legge che, se portato a termine positivamente e convalidato dal giudice, comporterà l’estinzione del reato e la cancellazione di ogni traccia dalla sua fedina penale. In pratica, una volta terminato il periodo stabilito, non solo sarà considerato incensurato, ma formalmente non risulterà nemmeno essere mai stato imputato.
Le ipotesi attualmente circolate parlano di un impegno nel volontariato sociale per circa dieci mesi, con una destinazione quasi certa all’interno di una realtà salesiana.
Potrebbe trattarsi di una scuola torinese, ma resta aperta anche la possibilità che la sua attività sia rivolta a persone in condizioni di fragilità. Per ora non esistono ancora certezze né in merito alla durata precisa né riguardo al monte ore settimanale che Elkann dovrà dedicare. Le istituzioni salesiane, interpellate, hanno comunque negato che ci siano già accordi ufficiali.
L’intera vicenda nasce dal contenzioso sull’eredità dell’avvocato Agnelli, che ha visto Elkann e i fratelli costretti a versare al fisco circa 183 milioni di euro. Ora, grazie alla procedura concordata, Elkann punta a chiudere definitivamente un capitolo che gli ha creato notevoli difficoltà.
La sua posizione, però, non è paragonabile a quella di Silvio Berlusconi, che nel 2014 ottenne l’affidamento ai servizi sociali come misura alternativa a una condanna definitiva: nel caso di Elkann, infatti, non si parla di pena sostitutiva, ma di un percorso che cancellerà ogni conseguenza penale.