
Milano – Il Testamento segreto di Armani: aperto il documento. Ecco chi sono gli eredi di un patrimonio enorme
Milano – Aperto il testamento segreto di Giorgio Armani: eredi e futuro della maison
Sono stati resi pubblici i due testamenti segreti di Giorgio Armani, scritti di suo pugno a poche settimane di distanza l’uno dall’altro: il primo porta la data del 15 marzo, il secondo del 5 aprile. I documenti, custoditi in buste sigillate, sono stati depositati il 9 settembre dal notaio milanese Elena Terrenghi. I contenuti non sono stati ancora diffusi, ma la successione era stata organizzata da tempo dal fondatore della maison.
Un patrimonio enorme
Armani lascia un patrimonio valutato fra i 9,5 e i 13 miliardi di dollari, cuore del quale è la Giorgio Armani Spa, società da 2,3 miliardi di euro di ricavi, 10 mila dipendenti e 2.700 boutique in 60 Paesi. Attorno al marchio orbitano linee diversificate, dagli abiti di lusso allo sportswear, fino a profumi, occhiali, cosmetici e hotel. A questo si aggiunge un imponente patrimonio immobiliare, residenze di pregio in Italia e all’estero, la squadra di basket Olimpia Milano e l’ultimo acquisto affettivo, lo storico locale “La Capannina” di Forte dei Marmi.
Il grande stilista, morto a 91 anni, non lascia figli. Gli eredi più prossimi sono i nipoti Silvana e Roberta Armani, figlie del fratello Sergio, e Andrea Camerana, figlio della sorella Rosanna. Accanto a loro ci sono lo storico collaboratore Leo Dell’Orco, destinato a guidare il gruppo, e l’imprenditore Federico Marchetti, fondatore di Yoox.
Il passaggio generazionale era stato preparato già nel 2016 con la nascita della Fondazione Giorgio Armani, rafforzata nel 2023 da uno statuto che assicura indipendenza, equilibrio interno e continuità dello stile. La governance, con sei classi di azioni dai poteri di voto differenziati, serve a evitare frammentazioni e a tutelare il marchio, con la possibilità di un ingresso in Borsa solo dopo cinque anni.
“Re Giorgio” se n’è andato il 4 settembre, lasciando non soltanto un impero economico, ma un segno indelebile nella moda mondiale. La sua lezione sarà ricordata alla prossima Milano Fashion Week, che celebrerà i 50 anni della maison con una sfilata-evento e una mostra all’Accademia di Brera.