
Roma, dimesso dall’ospedale il bimbo picchiato selvaggiamente

E’ tornato a casa il bambino di 8 anni ricoverato all’Umberto I per un intervento maxillo-facciale, dopo aver subito un selvaggio pestaggio ad opera di tre fratelli di origine rom – di 7, 9 e 11 anni – durante una festa di compleanno al Parco delle Magnolie. La violenza è esplosa all’improvviso mentre i genitori stavano sistemando tavoli e sedie a fine festa. I tre piccoli aggressori si sono avvicinati per infastidire il gruppo di bambini, e quando il festeggiato ha provato a difendersi, è stato colpito con un calcio, una pistola giocattolo alla testa e poi preso a pugni in pieno volto.
L’urlo straziante del piccolo ha attirato immediatamente l’attenzione dei genitori, che l’hanno visto arrivare con la faccia insanguinata. “Nessuno poteva immaginare una cosa simile, erano solo bambini”, raccontano ancora scioccati alcuni presenti. Ma la violenza dell’episodio, avvenuto peraltro il giorno del compleanno del piccolo aggredito, ha segnato profondamente la comunità.
Dopo l’aggressione, il bimbo è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I, dove ha ricevuto suture al volto e accertamenti radiologici che, fortunatamente, hanno escluso fratture gravi. Oggi verrà dimesso, ma il trauma psicologico resta profondo, come racconta il padre: “Solo quando vedrò mio figlio tranquillo mi occuperò di tutto il resto”.
Nel quartiere, però, monta la protesta. Molti residenti denunciano da tempo i comportamenti dei tre fratelli e della loro famiglia: barbecue abusivi, auto nel parco, danneggiamenti ai giochi e furti ai buffet delle feste. “Per questo motivo non porto più mio figlio al parco”, dice Tatiana, una residente. “Quei bambini sono sempre presenti e danno fastidio”, aggiunge un volontario. La famiglia risiederebbe nei caseggiati popolari di via Lablanche, da dove i ragazzini sarebbero fuggiti dopo l’aggressione.
I tre fratelli, essendo tutti minori di 14 anni, non sono imputabili. Tuttavia, la polizia ha inviato una dettagliata informativa alla procura minorile, che ha attivato i Servizi sociali. Non sono escluse misure verso i genitori, come l’eventuale affidamento a una casa famiglia. Al momento, i minori non risultano seguiti da assistenti sociali né oggetto di precedenti segnalazioni.
I volontari del Parco delle Magnolie, da anni impegnati nella manutenzione dello spazio verde, hanno lanciato l’allarme: “Senza una gestione formale del parco da parte del Comune, siamo impotenti. Servono regole e un presidio vero”, spiega Luigi Pascucci. Il presidente del Municipio III, Paolo Marchionne, ha assicurato che l’iter burocratico per l’affidamento dell’area è in dirittura d’arrivo, esprimendo solidarietà alla famiglia del bambino aggredito.
Nel frattempo, nel quartiere c’è chi chiede misure drastiche. “Serve tolleranza zero verso questi comportamenti e un presidio stabile nei nostri parchi”, ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Manuel Bartolomeo. L’intervento della polizia ha evitato il peggio: alcuni genitori, infatti, avevano minacciato di farsi giustizia da soli. Ma la sensazione di insicurezza resta alta e la domanda di risposte concrete si fa sempre più pressante.