
Torino – Caos a Porta Susa: in duemila sfilano a difesa della Flotilla: occupata la stazione
A Torino oltre duemila persone sono scese in piazza per una nuova manifestazione a sostegno della Palestina, organizzata in solidarietà con la Global Sumud Flotilla.
Il corteo è partito ieri sera da piazza Castello e si è snodato per le vie del centro tra bandiere e striscioni, per poi concludersi con l’occupazione dei binari della stazione di Porta Susa, dove una grande bandiera palestinese è stata stesa a bloccare la circolazione ferroviaria, causando ritardi a diversi convogli, compresi alcuni Frecciarossa della linea Torino-Milano e numerosi treni regionali.
Durante l’iniziativa, dal microfono gli organizzatori hanno ribadito che la mobilitazione non si esaurirà con questa giornata, ma si inserisce in una protesta continuativa iniziata con lo sciopero generale di lunedì scorso, che a Torino aveva già richiamato decine di migliaia di persone.
I partecipanti hanno sottolineato come, a fronte del conflitto in corso, sia inaccettabile ridurre l’attenzione a episodi marginali come vetrine danneggiate, definendo invece prioritario dare voce a chi resiste. Non sono mancati attacchi al governo: i manifestanti hanno accusato l’esecutivo di ipocrisia, sostenendo che dietro le dichiarazioni su aiuti umanitari si nasconda la prosecuzione delle forniture di armi.
Dopo circa un’ora e mezza di occupazione, intorno alle 21,30 di ieri, binari sono stati liberati e la manifestazione è proseguita in forma di presidio, con cori rivolti contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vicepremier Matteo Salvini. Proprio dal Viminale, intanto, è arrivata una presa di posizione netta: “Non esiste alcuna giustificazione politica o ideologica che possa legittimare l’interruzione di un servizio pubblico essenziale”.