
“Marcire a letto” con il telefono in mano, è la nuova tendenza della Gen Z – Allarme per il ‘bed rotting’: spopola su TikTok e rovina i ragazzi
Su TikTok spopola la tendenza a restare ore sotto le coperte con il telefono in mano. Ma gli esperti avvertono: rischi per corpo e mente.
Stare a letto per ore, senza un reale bisogno di riposo, è diventato un fenomeno virale tra i più giovani, soprattutto nella Generazione Z. Si chiama bed rotting – letteralmente “marcire a letto” – e consiste nel passare intere giornate sotto le lenzuola, navigando sui social, ascoltando musica, facendo snack o girando video. Per chi lo pratica, sarebbe un modo per combattere ansia e stress. Ma i medici avvertono: trasformare il letto in un rifugio permanente può danneggiare l’organismo e peggiorare l’umore.
Se un po’ di riposo è utile a recuperare energie, l’eccesso rischia di diventare dannoso. Restare troppo tempo chiusi in camera riduce l’esposizione alla luce solare, fondamentale per la sintesi della vitamina D, collegata non solo alla salute delle ossa ma anche alla prevenzione della depressione. Numerosi studi evidenziano come la mancanza di sole e aria aperta possa aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, tumori e disturbi cognitivi.
A questo si aggiunge la sedentarietà, che priva il corpo dei benefici dell’attività fisica: movimento e natura hanno un impatto positivo sul benessere mentale e riducono lo stress, mentre l’inattività lo amplifica.
Infine, c’è l’abuso dei social: il telefono diventa l’unico legame con l’esterno, alimentando una dipendenza che rischia di compromettere studio, lavoro e relazioni reali. Alla lunga, più che rilassare, il “marcire a letto” può tradursi in insonnia, mal di schiena e ulteriore stress.
Il bed rotting può rappresentare una sorta di pausa momentanea, un modo per staccare la spina quando ci si sente sopraffatti. Ma se questa abitudine diventa frequente, rischia di trasformarsi in un meccanismo nocivo che progressivamente riduce vitalità, compromette i rapporti sociali e mina il benessere generale.
Per la Generazione Z, che spesso vive sotto il peso delle richieste scolastiche, delle sfide lavorative e delle pressioni legate all’immagine sociale, la vera difficoltà consisterà nel riuscire a stabilire un equilibrio. Servirà imparare a concedersi pause utili e consapevoli, senza cadere nell’eccesso, e allo stesso tempo mantenere uno stile di vita dinamico, fatto di relazioni reali, attività fisica e cura di sé.