
Torino – Bando truccato al Mercato Ittico di Porta Palazzo: 4 indagati (anche la Super manager del Comune). Le ultime
Nuovi sviluppi giudiziari a Torino, dove la procura ha acceso i riflettori su presunte irregolarità legate al progetto di rilancio del Mercato Ittico di Porta Palazzo. L’indagine, che prende le mosse dalle inchieste già avviate sui Mercatini di Natale e sull’evento Cioccolatò, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone: una dirigente comunale, due imprenditori e un architetto. L’accusa formulata nei loro confronti è di turbativa d’asta.
Al centro delle contestazioni c’è la gara pubblica n. 82 del 2023, bandita dal Comune per assegnare la proprietà superficiaria del mercato coperto Ovest (detto anche Mercato Ittico) per un periodo di 99 anni, in cambio di un progetto di riqualificazione dal valore complessivo di 2,6 milioni di euro. La procedura, che inizialmente non aveva visto partecipanti, era stata prorogata più volte. Secondo gli investigatori, i rinvii sarebbero serviti a favorire una delle società interessate, consentendole di reperire i fondi necessari a coprire la cauzione.
I nomi finiti sotto inchiesta sono quelli di Paola Virano, dirigente del settore Commercio del Comune, di Gianluca Aliberti, amministratore e socio della società Alto srl, di Pier Luigi Rosito, che detiene la maggioranza (65%) della società To Be, e dell’architetto Ubaldo Bossolono. Dalle carte emerge che tra gennaio e luglio 2023 gli indagati si sarebbero più volte scambiati messaggi e mail e avrebbero organizzato incontri per discutere dell’avviso pubblico, delle possibili destinazioni d’uso del mercato e dei canali di finanziamento utili a sostenere l’intervento di valorizzazione.
La procura torinese ritiene che tali rapporti, documentati nel fascicolo, siano elementi significativi per delineare un quadro di accordi illeciti attorno a un bando che avrebbe dovuto garantire trasparenza e concorrenza.