
Milano – Quali sono le città più pericolose della Lombardia? La classifica
Quali sono le città più pericolose della Lombardia? La classifica
Secondo l’ultima classifica de Il Sole 24 Ore, la Lombardia presenta una forte disparità interna per quanto riguarda l’insicurezza percepita e i dati oggettivi dei reati denunciati. Vediamo chi guida la graduatoria regionale delle città/province più pericolose e quali sono i fattori che emergono con chiarezza.
Milano: il primato negativo
Al vertice della classifica regionale troviamo Milano, che mantiene il primato come provincia con l’indice di criminalità più alto in Lombardia. È una posizione che riflette non solo la grandezza del territorio e la densità demografica, ma anche l’elevato numero di denunce per reati diversificati: furti, rapine, danneggiamenti e altri delitti urbani.
La classifica in Lombardia:
1 Milano – indiscussa al primo posto regionale per numero assoluto e rapporto reati/abitanti.
2 Pavia – seconda in Lombardia: dati in peggioramento, aumento delle denunce anche per reati come furti, danneggiamenti, truffe. Oltre 21.000 denunce, con un tasso che supera i 4.000 reati ogni 100.000 abitanti.
3 Varese – figura tra le province con indicatore elevato. Pur non raggiungendo i livelli di Milano o Pavia, si segnala per una posizione relativamente alta nella classifica nazionale.
4 Brescia – anche qui un numero consistente di denunce; presenza tra le province lombarde con più criticità.
5 Bergamo – completa la top 5 regionale: livelli più contenuti rispetto alle prime quattro, ma comunque segnalata tra le più colpite.
Le province più sicure della Lombardia
All’estremo opposto, alcune province si distinguono per valori molto più bassi di reati denunciati:
Sondrio è la provincia con l’indice di criminalità più basso in Lombardia: occupa il posto più basso a livello regionale e pressoché agli estremi nella classifica nazionale.
Mantova non è lontana: posizionata intorno al 73° posto su circa 106 province nazionali, risulta tra le meno colpite di tutta la regione.
Alcune precisazioni importanti
L’indice della criminalità è calcolato come rapporto tra denunce e popolazione residente (denunce ogni 100.000 abitanti). Ciò significa che città con più persone che denunciano — o con flussi turistici/passeggeri/presenze “temporanee” rilevanti — possono risultare penalizzate se non si valuta bene il contesto.
Alcune amministrazioni locali, come nel caso di Pavia, hanno contestato certi dati, sostenendo che ci siano elementi non considerati (come pendolari, turisti, differenze di metodo) che potrebbero alterare la percezione dei numeri reali.