
San Siro, rivoluzione in arrivo – Demolizione del Meazza e nuovo stadio: ecco le prossime tappe
Dopo anni di attese, discussioni e progetti rimasti sospesi, per San Siro sembra arrivata la svolta decisiva. Nella notte tra il 29 e il 30 settembre 2025, il Consiglio comunale di Milano ha approvato la vendita dell’area che comprende il Meazza ai due club, cedendola per 197 milioni di euro. L’operazione riguarda un terreno di circa 280mila metri quadrati, acquistato a un prezzo particolarmente favorevole (440 euro al metro quadro) che permetterà di dare avvio al maxi progetto immobiliare voluto dai fondi americani Oaktree e Redbird, proprietari delle società.
Il passaggio ufficiale di proprietà dovrà però avvenire entro il 10 novembre 2025. Se questa scadenza non fosse rispettata, scatterebbe il vincolo della Soprintendenza sul secondo anello, impedendo di fatto l’abbattimento dell’impianto. In caso contrario, Inter e Milan potranno iniziare a pianificare con concretezza i lavori, pur sapendo che lo stadio verrà demolito soltanto dopo la realizzazione del nuovo impianto, così da continuare a ospitare le partite fino ad allora.
Nel 2026, anno delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, il Meazza rimarrà operativo e sarà anche il palcoscenico della cerimonia d’apertura dei Giochi. Parallelamente, gli studi di architettura Manica e Foster + Partners porteranno avanti il progetto del nuovo stadio, da circa 71.500 posti, mentre inizieranno le prime battaglie legali da parte dei comitati contrari alla demolizione.
Il 2027 segnerà il via al cantiere, che sorgerà nell’area oggi occupata dai parcheggi, proprio accanto allo storico Meazza. Per alcuni anni i tifosi si troveranno così davanti a due stadi affiancati: quello vecchio ancora in funzione e il nuovo in costruzione.
La data cruciale è fissata al 2031, quando il nuovo impianto dovrebbe essere pronto e inaugurato. Subito dopo cominceranno le operazioni di smantellamento del Meazza, che si protrarranno per circa un anno e avverranno in maniera progressiva: prima il tetto, poi il terzo anello, quindi il secondo e infine il primo. Alla fine resterà soltanto una piccola porzione dell’angolo sud-est, a memoria storica dello stadio.
L’ultimo step è previsto per il 2032, anno in cui l’Italia, insieme alla Turchia, ospiterà gli Europei di calcio. L’obiettivo è che il nuovo stadio di Milano sia completato e possa rientrare tra le sedi della competizione. Oltre all’impianto sportivo, il piano dei fondi americani include un ampio progetto di riqualificazione urbana con uffici, hotel, un museo, spazi per la ristorazione e un enorme centro commerciale, destinato a diventare il più grande del Paese.
Se i tempi saranno rispettati e i ricorsi non bloccheranno l’iter, San Siro, simbolo calcistico mondiale, vivrà così il suo tramonto definitivo, lasciando spazio a una nuova struttura avveniristica e a un vasto complesso dedicato allo sport, al tempo libero e al business.