
Flotilla, sono 21 le imbarcazioni intercettate da Israele – La nave Mikeno avanza: “Ha raggiunto le acque di Gaza”: la situazione
La missione della Global Sumud Flotilla, diretta a Gaza per portare aiuti umanitari, ha vissuto ore di grande tensione. Durante la notte, la marina israeliana ha intercettato e abbordato almeno 201 imbarcazioni, mentre altre 23 proseguono la navigazione verso la Striscia. Tra queste c’è la Mikeno, che risulta ferma a poche miglia dalla costa, secondo i dati del tracker. La missione, quindi, continua ma in forma ridotta, dopo una notte di idranti e abbordaggi.
Da mezzanotte e 27 minuti non si hanno più notizie di Alessandro Mantovani, giornalista del Fatto Quotidiano, che si trovava a bordo della nave Otaria, una delle imbarcazioni fermate. La Farnesina ha confermato che la sua imbarcazione rientra tra quelle bloccate. Ai mezzi intercettati è stato ordinato di dirigersi verso il porto israeliano di Ashdod, dove nelle prossime ore approderanno le navi con a bordo cittadini italiani, una trentina in totale. Una volta sbarcati, verranno identificati e fermati: i primi rimpatri potrebbero avvenire già da domani, a partire da chi accetterà di lasciare Israele spontaneamente.
Intanto, la pagina ufficiale della Flotilla ha pubblicato i nomi delle navi abbordate e degli equipaggi coinvolti. Tra queste, oltre alla Otaria, figurano Adara, Alma, Aurora, Morgana, Sirius e molte altre. Proprio sulla nave Morgana viaggiavano il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti e l’eurodeputata di Avs Benedetta Scuderi: entrambi hanno confermato via social di essere stati fermati. Croatti, in un video diffuso online, ha denunciato di essere stato “portato via con la forza” da Israele, ribadendo che la missione aveva carattere pacifico e rispettava le norme del diritto internazionale.
Sul fronte diplomatico, la vicenda ha acceso reazioni immediate.
L’Iran ha condannato l’intervento della marina israeliana, definendolo “un atto di terrorismo” e una violazione palese delle convenzioni internazionali. Teheran ha chiesto una risposta rapida alla comunità internazionale e la fine di quella che ha definito “una politica genocida nei confronti della Palestina”.
Da parte israeliana, invece, il ministero degli Esteri ha diffuso un messaggio su X in cui si afferma che i “passeggeri di Hamas-Sumud” sono in buone condizioni e saranno trasferiti in Israele per le procedure di rimpatrio.
Al momento la Flotilla – partita con circa 40 imbarcazioni – ha visto quasi la metà delle sue navi fermate e dirottate, con oltre 200 persone coinvolte nelle operazioni di abbordaggio. Le altre continuano a muoversi verso Gaza, ma l’esito della missione appare incerto: da una parte la Mikeno, ancora vicinissima alla costa palestinese, dall’altra il rischio di nuovi blocchi da parte della marina israeliana.