
Bezos rivela ad Elkann: “Nei prossimi due decenni milioni di persone vivranno nello spazio”. Cosa ha detto
All’Italian Tech Week di Torino, Jeff Bezos, fondatore di Amazon e di Blue Origin, ha dialogato con John Elkann condividendo la sua visione del futuro, tra spazio, intelligenza artificiale e nuove sfide tecnologiche.
Bezos ha tracciato uno scenario che sembra uscito da un romanzo di fantascienza: entro due decenni, milioni di persone potrebbero vivere nello spazio. “Costruiremo data center in orbita, dove non ci sono nuvole e il sole fornisce energia costante e pulita. Avremo viaggi supersonici e non sarà una necessità vivere fuori dalla Terra: lo faremo perché lo desideriamo”, ha affermato. La Luna, secondo l’imprenditore, sarà il trampolino per missioni più ambiziose, con celle solari realizzate direttamente con materiali lunari. “Non andrò mai in pensione, il lavoro è troppo divertente”, ha aggiunto.
L’innovazione tecnologica, per Bezos, rimane la leva principale per il progresso della civiltà. L’intelligenza artificiale, definita “una tecnologia abilitante e orizzontale”, è destinata a trasformare ogni settore, aumentando produttività e qualità. Ha però avvertito che, come accaduto con la bolla delle dot com, l’attuale entusiasmo rischia di finanziare progetti validi e non, ma ciò non toglie che “l’AI sia reale e che cambierà il mondo”.
Il fondatore di Amazon ha ricordato i momenti più delicati vissuti dall’azienda: “Nel 2000 le nostre azioni passarono da 113 a 6 dollari. Tutti erano preoccupati, ma io guardavo i numeri: i clienti crescevano e i ricavi pure. Per questo non ho mai perso la fiducia”. Ha anche sottolineato l’importanza di gestire il ritmo dell’innovazione: “Un mio dirigente mi disse che avevo abbastanza idee per distruggere l’azienda. Da allora ho imparato che bisogna introdurre le novità gradualmente, in modo che l’organizzazione possa assimilarle”.
Per Bezos, il vero segreto è mantenere lo sguardo sul lungo periodo, concentrandosi sulle esigenze dei clienti, che cambiano molto lentamente rispetto a tecnologie e mercati. “Sii ostinato sulla visione e flessibile sui dettagli” è il suo motto.
Non sono mancati riferimenti più personali: Bezos ha dichiarato di non credere all’“equilibrio” tra lavoro e vita privata, ma piuttosto all’armonia. “Se sei felice a casa, lavori meglio; se sei realizzato al lavoro, stai meglio anche a casa”.
Infine, intervistato da Elkann su letture e passioni, ha raccontato di essere cresciuto leggendo fantascienza grazie a una collezione donata alla biblioteca della sua città natale. “Allora si parlava già di intelligenza artificiale, e oggi è diventata realtà. I computer ci battono in quasi tutto, ma la nostra vita continua ad avere senso”.