
In Italia i NEET (giovani che non studiano e non lavorano) sono in calo – Ma restiamo il 2° paese peggiore d’Europa, battuti solo dalla Romania
Negli ultimi anni l’Italia ha visto diminuire in modo significativo il numero di giovani che non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet. Nel 2024 la loro quota, tra i 15 e i 29 anni, è scesa al 15,2%, rispetto al 23,1% del 2018. Un progresso evidente, ma ancora insufficiente: il nostro Paese resta infatti tra i peggiori in Europa, con una percentuale superiore alla media UE (11%) e lontana dall’obiettivo europeo di scendere sotto il 9% entro il 2030.
Il fenomeno non è solo una questione occupazionale o educativa, ma rappresenta un problema sociale che coinvolge migliaia di giovani esclusi dai percorsi di crescita e autonomia. La loro inattività comporta una perdita di competenze e di energie vitali per l’economia nazionale, oltre a indebolire la coesione sociale.
Nel confronto europeo, l’Italia si colloca al secondo posto per numero di Neet, dopo la Romania (19,4%). Seguono Lituania (14,7%) e Grecia (14,2%), mentre Paesi Bassi (4,9%), Svezia (6,3%) e Malta (7,2%) hanno già centrato il traguardo fissato da Bruxelles.
Un aspetto rilevante riguarda il legame tra livello di istruzione e rischio di esclusione. In Italia, il 17,8% dei diplomati tra i 15 e i 29 anni è Neet, più della media europea (11,3%) e persino di chi ha solo la licenza media (13,3%). Ciò evidenzia un doppio limite: un mercato del lavoro incapace di valorizzare i giovani con istruzione media e un sistema scolastico che spesso non fornisce competenze pratiche, soprattutto digitali.
Le differenze territoriali restano marcate: il tasso è più alto nelle grandi città (16,3%) e raggiunge livelli critici nel Sud, dove nel 2020 si registravano picchi a Catania (42%), Palermo (39,8%) e Napoli (37,3%).
Per invertire la tendenza, l’Italia deve investire in formazione tecnica, orientamento e politiche di inserimento lavorativo, riducendo i divari regionali e restituendo ai giovani fiducia, dignità e futuro.
I dati in Europa
