
Torino – Ecco il nuovo Piano regolatore, dopo 30 anni: “Più trasporti e verde. Servizi per tutti in 15 minuti”. Il nuovo progetto
Torino prepara il nuovo Piano Regolatore: città verde, innovativa e a misura di quartiere.
Dopo oltre trent’anni, Torino si appresta a dotarsi di un nuovo Piano Regolatore Generale, lo strumento principale con cui il Comune orienta la crescita e la trasformazione urbana. L’attuale piano, elaborato negli anni ’90 da Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi, sarà presto sostituito da un progetto aggiornato e più in linea con le esigenze contemporanee.
La giunta comunale prevede di approvare la versione preliminare del documento entro dicembre, per poi portarlo al voto del Consiglio comunale nei primi mesi del 2026. Secondo il sindaco Stefano Lo Russo, il nuovo piano non sarà soltanto un insieme di regole urbanistiche, ma un “patto per il futuro della città”, costruito in collaborazione con cittadini, istituzioni e imprese.
L’obiettivo è rendere Torino una metropoli più sostenibile, competitiva e inclusiva, capace di coniugare tradizione e innovazione. Il progetto intende rafforzare il ruolo della città come polo economico e culturale del Nord-Ovest, promuovendo al tempo stesso la coesione sociale e la qualità della vita.
Le novità
Il documento definisce una roadmap di sviluppo che mette al centro mobilità, verde e servizi di prossimità. Tra le priorità figurano: mobilità sostenibile e connessioni europee, con l’obiettivo di trasformare Torino in un nodo strategico per i trasporti locali e internazionali; E ancora: riqualificazione urbana e riuso degli spazi dismessi, per rigenerare aree sottoutilizzate e valorizzare il patrimonio esistente; servizi a 15 minuti, con quartieri più autonomi e dotati di scuole, sanità, cultura e sport facilmente raggiungibili.
Inoltre: ampliamento dell’offerta abitativa e maggiore inclusione sociale; infrastrutture verdi e blu, per aumentare la resilienza climatica e la vivibilità urbana; spazi per l’innovazione e la creatività, a sostegno della produzione avanzata e delle imprese emergenti.
Elemento distintivo del progetto è il coinvolgimento diretto della cittadinanza. La campagna partecipativa “Voci di Quartiere” ha raccolto, in tre anni di incontri e laboratori, le opinioni di oltre 10 mila residenti e 320 realtà locali, contribuendo a definire le priorità per ogni zona della città. Le proposte sono state trasformate in dieci mappe illustrate da artisti torinesi, che saranno distribuite nelle biblioteche civiche e sui Bibliobus.
Il nuovo Piano Regolatore nasce così da un ascolto diffuso e da una visione condivisa: rendere Torino una città del futuro, verde, connessa e a misura di quartiere.