
Clamorosa scoperta – L’Avvocato Agnelli aveva donato il suo impero a Edoardo, proprio il giorno prima che morisse. Lette le carte segrete
Agnelli, il mistero dell’eredità: le nuove carte indicano Edoardo come vero erede dell’impero Fiat
Un nuovo capitolo si aggiunge all’infinita saga dell’eredità Agnelli. Dopo il ritrovamento del presunto testamento segreto dell’Avvocato, emergono ora altri documenti che ribalterebbero la storia della successione familiare. Si tratta di quattro pagine dattiloscritte risalenti al 14 novembre 2000, vigilia della morte di Edoardo Agnelli, figlio dell’Avvocato, in cui Gianni Agnelli avrebbe disposto la cessione a lui del 25% delle quote della società “Dicembre”, la holding che controlla l’impero industriale della famiglia.
Queste carte, provenienti dallo studio del notaio Morone, sono state rinvenute dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Torino sul patrimonio Agnelli, che vede coinvolti John, Lapo e Ginevra Elkann con l’accusa di truffa ai danni dello Stato. Il documento rappresenterebbe, in sostanza, un passaggio formale con cui l’Avvocato avrebbe voluto trasferire le sue quote direttamente al figlio Edoardo, designandolo come suo erede naturale all’interno della holding familiare.
Nella bozza figurano anche gli altri soci: la moglie Marella Caracciolo, la figlia Margherita Agnelli e il nipote John Elkann, già destinatari di una parte delle partecipazioni. Tutto lascia intendere che l’accordo fosse già pronto per essere sottoscritto. Tuttavia, il giorno successivo, il 15 novembre 2000, Edoardo venne trovato morto sotto un viadotto dell’autostrada Torino-Savona, a Fossano. La sua Fiat Croma era stata abbandonata con il motore acceso e i documenti in vista, mentre il corpo fu rinvenuto settanta metri più in basso, con indosso la giacca del pigiama.
Resta il grande interrogativo: Edoardo era a conoscenza di quell’atto? La domanda si intreccia con quanto emerso di recente riguardo al cosiddetto testamento segreto e alla “Lettera di Monaco”, scritta da Gianni Agnelli anni prima. In quella lettera, l’Avvocato spiegava che Edoardo non desiderava ricevere le quote societarie e che avrebbe accettato soltanto l’equivalente in denaro, motivo per cui le partecipazioni sarebbero poi andate al nipote John Elkann.
Con la successiva scomparsa di Gianni e Marella, e con l’accordo che vide Margherita Agnelli rinunciare all’eredità in cambio di circa 1,3 miliardi di euro, John Elkann divenne il principale erede e il nuovo “padrone” della galassia Fiat.