
Gaza, nuova ondata di violenza – Hamas minaccia la popolazione. Vendetta e collaborazionisti fucilati
A Gaza la tregua non ha portato ancora la pace. Dopo settimane di conflitto con Israele, la Striscia è sprofondata in una nuova ondata di violenze interne. Hamas, deciso a riaffermare la propria autorità, ha avviato una campagna di repressione contro clan rivali e sospetti informatori dell’esercito israeliano, scatenando una guerra civile a bassa intensità che sta insanguinando Gaza City e altre località del sud.
Secondo fonti locali, miliziani armati pattugliano le strade casa per casa, alla ricerca di “collaborazionisti” o gruppi accusati di attività armate fuori dal controllo del movimento islamista. Il ministero dell’Interno, controllato da Hamas, parla di un’operazione per “ripristinare l’ordine e la sicurezza”, ma testimoni riferiscono di esecuzioni sommarie e arresti arbitrari, alimentando un clima di paura e sospetto.
Lo scontro più violento è avvenuto nel quartiere di Tel al-Hawa, dove le forze di Hamas hanno attaccato il clan Doghmush, una delle famiglie più potenti della Striscia. La battaglia, durata diverse ore, ha provocato almeno 27 morti e numerosi feriti, tra cui il figlio di un ex ministro della Salute. I Doghmush, storicamente rivali di Hamas, sono accusati di gestire traffici e di aver dato rifugio a informatori israeliani.
Gli scontri con i Doghmush non sono isolati: altri clan, come gli Hillis e gli Al-Majida, sarebbero stati colpiti nelle ultime settimane. Per controllare la situazione, Hamas ha mobilitato oltre 7.000 uomini tra polizia interna e forze di sicurezza, concentrando gli interventi nelle aree più instabili.
Nel mirino ci sono anche piccoli gruppi armati considerati “traditori”. Queste milizie, accusate di aver cooperato con Israele durante la guerra, vengono oggi trattate come nemici interni.
Per la popolazione, stremata dai bombardamenti e dalle privazioni, questa nuova spirale di violenza rappresenta un incubo. Gaza è ora divisa tra chi teme di finire nel mirino di Hamas e chi assiste impotente alla lotta per il potere tra clan e fazioni.