
Torino – Due assessori indagati: nuove grane per il sindaco Lo Russo
Da Milano, arriva una doccia fredda per Stefano Lo Russo: la Procura chiude le indagini sull’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, accusato di lottizzazione abusiva, abuso edilizio e falso ideologico. Al centro dell’inchiesta, il progetto delle Residenze LAC, tre torri da 43 metri sul Parco delle Cave, presentate come “ristrutturazione” ma considerate dai pm un nuovo quartiere residenziale.
Secondo gli inquirenti, l’operazione avrebbe generato falsi atti e vantaggi economici illeciti per oltre 600 mila euro, coinvolgendo 36 persone tra cui dirigenti comunali, membri della Commissione Paesaggio e persino un notaio.
Ma le nubi giudiziarie non si fermano a Milano
A Torino, l’assessore ai Grandi Eventi Mimmo Carretta e la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo restano coinvolti nell’inchiesta Rear, mentre il nome della consigliera metropolitana Caterina Greco compare nelle intercettazioni dell’indagine Echidna, su un presunto sistema di compravendita di voti.
Nuovi problemi, dunque, per una giunta nata nel segno della “Torino seria, sobria e competente”. Oggi alle prese con un rosario di inchieste che rischia di minare la fiducia dei cittadini.
Lo Russo continua a mostrarsi sereno, ma la città sembra meno indulgente.
A pochi mesi dalle elezioni, l’immagine del centrosinistra torinese appare logorata: tra slogan sulla rinascita e indagini in corso, la sensazione è che più che ripartire, Torino rischi di andare a sbattere.