
Colpo del secolo al Louvre – In 7 minuti svaligiano il Museo, con un’azione da film. Ecco come ha agito la banda
Una rapina da film a Parigi. In soli sette minuti, una banda travestita da operai è riuscita a svaligiare il Museo del Louvre, portando via alcuni gioielli della Corona di Francia dalla celebre Galleria d’Apollo. Il colpo, avvenuto domenica mattina tra le 9.30 e le 9.37, ha lasciato la Francia senza parole e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei musei nazionali.
Secondo le prime ricostruzioni, i ladri sono arrivati lungo Quai François Mitterrand a bordo di un camion con montacarichi, fingendo di effettuare lavori di manutenzione. Indossavano pettorine da operai e, una volta sollevati fino alle finestre della sala 705, hanno usato smerigliatrici per aprire i vetri. In pochi istanti sono penetrati all’interno del museo, indisturbati, mentre i visitatori erano ancora presenti nelle sale.
Un punto cruciale resta da chiarire: l’allarme alla finestra era attivo o disattivato? Le versioni contrastano, ma la possibile falla ricorda il celebre “colpo del secolo” del 2010, quando Vjeran Tomic, noto come lo “Spider-Man di Parigi”, riuscì a rubare cinque dipinti dal Museo d’Arte Moderna senza far scattare nessun segnale d’allarme.
Entrati nella Galleria d’Apollo, i rapinatori hanno agito con precisione chirurgica. In meno di quattro minuti hanno aperto le teche blindate e prelevato diversi pezzi di valore inestimabile: la corona dell’imperatrice Eugenia, la parure di smeraldi di Maria Luisa, gioielli di Maria Amalia e Ortensia, una spilla reliquiario e un nodo da corsetto. Dopo aver seminato il panico tra i visitatori, si sono dati alla fuga a bordo di due scooter Yamaha TMax, lasciando il museo alle 9.37.
Durante la fuga, la banda ha però perso parte del bottino, tra cui proprio la corona di Eugenia, impreziosita da oltre 1.300 diamanti. Gli altri oggetti rubati, pur essendo di enorme valore storico e artistico, sono impossibili da vendere sul mercato a causa della loro riconoscibilità.
La rapina, avvenuta in pieno giorno e nel cuore di Parigi, rappresenta un duro colpo per la sicurezza francese. Solo negli ultimi mesi si sono verificati altri furti clamorosi, come quello delle pepite d’oro al Museo di Storia Naturale e il colpo da 6,5 milioni di euro al Museo della Porcellana di Limoges. Gli investigatori ipotizzano che dietro questi episodi possa esserci la stessa organizzazione criminale.
Il ministro dell’Interno Laurent Nunez ha definito la perdita “di valore inestimabile” e promesso un’indagine approfondita per capire come sia stato possibile che quattro falsi operai abbiano agito indisturbati nel museo più sorvegliato del mondo, per poi sparire nel traffico parigino in meno di dieci minuti.
Un’azione perfettamente pianificata, degna di un film di rapine, che in soli sette minuti ha messo in crisi il sistema di sicurezza del simbolo culturale della Francia.