
Torino – Addio al celebre ‘Jazz club’ di piazzale Valdo Fusi, decaduta la concessione
Dopo quasi due decenni di attività, cala il sipario sul Jazz Club di Torino, uno dei locali simbolo della scena musicale torinese e punto di riferimento per appassionati e artisti di fama internazionale. Il Comune ha ufficialmente dichiarato decaduta la concessione dello spazio di piazzale Valdo Fusi e ha disposto lo sgombero dei locali, ponendo fine a un’esperienza iniziata nel 2009 e che ha contribuito a rendere la città una delle capitali italiane del jazz.
La decisione dell’amministrazione è arrivata in seguito a una complessa controversia legale tra l’associazione Jazz Club Torino, titolare del progetto culturale, e la società che gestiva il servizio di ristorazione e somministrazione di bevande all’interno della struttura. Le tensioni tra le due parti, protrattesi per mesi, hanno portato a una situazione di stallo gestionale che ha infine spinto il Comune a intervenire, revocando la concessione.
Sulla vicenda è intervenuta anche la Procura di Torino, che ha avviato un’indagine per fare chiarezza sulle responsabilità e sui rapporti contrattuali tra i soggetti coinvolti. Le verifiche sono tuttora in corso e potrebbero delineare eventuali irregolarità nella gestione dello spazio pubblico.
Il Jazz Club era nato nel 2009 nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione di piazzale Valdo Fusi, trasformando l’area in un polo culturale e musicale. Da allora, il locale ha ospitato centinaia di concerti ogni anno, accogliendo grandi nomi del panorama jazz nazionale e internazionale e contribuendo a costruire un’identità artistica forte per Torino.
La chiusura del club lascia ora un grande vuoto nella vita culturale cittadina, non solo per la perdita di uno spazio musicale di qualità, ma anche per il suo valore simbolico: per anni, il palco di Valdo Fusi è stato un luogo di incontro tra generazioni, artisti e amanti della musica.
Molti temono che la scomparsa del Jazz Club possa indebolire il ruolo di Torino nel panorama jazzistico italiano, faticosamente conquistato grazie alla costanza e alla passione di chi ha creduto nel progetto. Resta ora da capire se il Comune intenderà rilanciare l’area con una nuova gestione o se l’ex tempio del jazz resterà chiuso, segnando la fine definitiva di una pagina importante della vita culturale sotto la Mole.