
Siglata l’intesa tra Airbus, Leonardo e Thales nel settore spaziale – Nasce un colosso mondiale da 6 ,5 miliardi di fatturato
Un passo storico per l’industria spaziale europea: Airbus, Leonardo e Thales hanno firmato un memorandum di intesa per creare una nuova società che unirà le rispettive attività nel settore spaziale, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa in un campo cruciale per infrastrutture e servizi fondamentali come telecomunicazioni, navigazione globale, osservazione della Terra, ricerca scientifica, esplorazione e sicurezza nazionale.
Secondo quanto comunicato, la futura società sarà composta dai business Space Systems e Space Digital di Airbus, dalla Divisione Spazio di Leonardo, comprensiva delle quote in Telespazio e Thales Alenia Space, e dalle quote di Thales in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales Seso. L’operazione darà vita a un gruppo globale altamente competitivo, con circa 25.000 dipendenti in tutta Europa, un fatturato annuo stimato di 6,5 miliardi di euro e un portafoglio ordini sufficiente per oltre tre anni di ricavi.
La governance della joint venture sarà condivisa tra i tre partner: Airbus deterrà il 35%, mentre Leonardo e Thales il 32,5% ciascuno, con una gestione bilanciata e la sede principale a Tolosa. L’accordo prevede inoltre che nessuno dei siti produttivi esistenti verrà chiuso, preservando l’occupazione e le competenze locali.
I vertici delle aziende hanno sottolineato l’importanza strategica dell’intesa. In una dichiarazione congiunta, Guillaume Faury (AD di Airbus), Roberto Cingolani (AD di Leonardo) e Patrice Caine (AD di Thales) hanno evidenziato come l’unione di risorse, talenti e capacità di ricerca e sviluppo consentirà di accelerare l’innovazione, generare crescita e creare valore aggiunto per clienti e stakeholder, consolidando la presenza europea in un mercato spaziale sempre più dinamico a livello globale.
Con questa operazione, l’Europa si prepara a contare su un player spaziale di livello mondiale, capace di competere con i colossi internazionali, mantenendo al tempo stesso radici solide nei territori delle tre aziende fondatrici.