
Juve, il disastro continua. Sconfitta anche dalla Lazio. Tudor: “Io a rischio? Non me ne frega niente”
La Juventus attraversa un periodo nerissimo e la crisi sembra non avere fine. Dopo la nuova sconfitta contro la Lazio all’Olimpico — la terza consecutiva in una sola settimana — il tecnico Igor Tudor è apparso visibilmente deluso ma determinato a non abbandonare la nave. “È un momento complicato, ma dobbiamo restare uniti e lavorare ancora di più tutti insieme”, ha dichiarato l’allenatore croato ai microfoni di Dazn, assumendosi le proprie responsabilità ma rifiutando di essere considerato il solo colpevole.
La crisi della Juventus continua: i bianconeri perdono 1-0 all’Olimpico contro la Lazio e non riescono più a rialzarsi. La squadra sembra spaventata da se stessa, incapace sia di segnare che di vincere. Il gol di Basic al 9’ decide il match e regala tre punti preziosi ai biancocelesti di Sarri, che nonostante le assenze riescono a riscattarsi davanti al proprio pubblico.
Per la Juve è un incubo senza fine: quattro gare consecutive senza reti (non accadeva dal 1991) e otto senza vittorie (record negativo che mancava dal 2009).
Secondo Tudor, la squadra aveva preparato la gara nel modo giusto, ma continua a commettere errori decisivi sia in attacco sia in difesa: “Creiamo occasioni, ma non riusciamo a concretizzare, e dietro sbagliamo sempre qualcosa. Così le partite si perdono”. Il tecnico ha poi risposto con fermezza alle voci che lo vogliono già sulla graticola: “Io a rischio? Non me ne importa niente. Non vivo pensando al mio futuro, sono concentrato solo sul presente e sui problemi reali della squadra. Le dimissioni? No, amico mio, i passi si fanno solo in avanti”.
Il principale nodo resta quello offensivo: la Juve non segna da quattro gare consecutive, nonostante contro la Lazio siano scesi in campo due attaccanti di ruolo, Vlahovic e David. “Abbiamo avuto le nostre chance, ma ci manca sempre quel qualcosa negli ultimi metri. Ho scelto David e Vlahovic perché Yildiz aveva bisogno di riposo, ma qualcuno deve riuscire a finalizzare le occasioni, altrimenti il minimo errore dietro ti condanna”, ha spiegato Tudor, sottolineando come la fragilità difensiva continui a pesare sui risultati.
Nonostante tutto, Tudor prova a tenere alto il morale del gruppo: “Siamo tutti responsabili, ma dobbiamo reagire insieme. Tra due giorni si torna in campo e con una vittoria possiamo rimetterci in carreggiata. Ricordiamoci che anche lo scorso anno non si vinceva facilmente nemmeno con squadre considerate inferiori”.