
A Torino torna Artissima, una delle Fiere più importanti in Europa – Ecco: gli stand da non perdere
La nuova edizione di Artissima – Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino torna dal 31 ottobre al 2 novembre negli spazi dell’Oval Lingotto Fiere, confermandosi come uno degli appuntamenti più prestigiosi e innovativi del panorama europeo.
Si tratta dell’unica fiera in Italia interamente dedicata all’arte contemporanea, riconosciuta per la sua vocazione sperimentale e per la capacità di anticipare tendenze e linguaggi emergenti. Grazie al suo taglio curatoriale originale, Artissima continua ad attirare collezionisti, professionisti del settore e amanti dell’arte da tutto il mondo, offrendo un osservatorio privilegiato sulle pratiche artistiche più attuali e sulle nuove direzioni della ricerca visiva internazionale.
Secondo la redazione di Artribune, tra i 176 stand presenti — distribuiti nelle sezioni Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue, Art Spaces & Editions, Present Future, Back to the Future e Disegni — molti dei più interessanti non appartengono a gallerie italiane, a dimostrazione del carattere globale dell’evento.
Sotto la direzione di Luigi Fassi, che resterà in carica fino al 2026, Artissima si impone per una curatela attenta alla ricerca e alla sperimentazione, con grande spazio agli artisti emergenti e alle pratiche più contemporanee. L’edizione di quest’anno, ospitata come sempre all’Oval Lingotto Fiere fino al 2 novembre, si ispira alle idee di Richard Buckminster Fuller, che nel suo Manuale operativo per Nave Spaziale Terra invitava a leggere la complessità del mondo attraverso strumenti di conoscenza condivisa. L’arte diventa così una lente per interpretare il presente e i suoi mutamenti.
Tra gli stand che più colpiscono, la redazione segnala Suprainfinit di Bucarest, dove la protagonista è Victoria Zidaru, artista rumena che combina ritualità e natura attraverso installazioni profumate di lavanda, tessuti e materiali organici. La sua opera invita a riflettere sul legame simbolico tra individuo, ambiente e collettività.
Lo spazio di Ester Schipper (Berlino, Parigi, Seoul, New York) presenta un suggestivo allestimento dedicato a Thomias Radin. Il video Us Icarus – A Kinetic Poem e una serie di dipinti evocano il mito di Icaro, trasformandolo in metafora delle traversate umane e delle rotte della schiavitù atlantica, narrate dalla voce del filosofo Cornel West.
La torinese Simondi propone un dialogo tra sei artiste — Fatma Bucak, Eva Frapiccini, Emily Jacir, Marguerite Kahrl, Laura Pugno e Lucia Veronesi — che esplorano questioni politiche, ecologiche e sociali. Le loro opere riflettono sul confine come luogo di tensione e di scambio, sull’identità e sulla relazione tra essere umano e natura.
Da Zagabria arriva Trotoar, galleria fondata da due collezionisti e qui al debutto ad Artissima. Lo stand, curato da Marco Scotini, è interamente dedicato a Marko Tadić. Il progetto Microcosmos raccoglie disegni, collage e oggetti che ricompongono una memoria immaginaria del modernismo socialista jugoslavo, tra utopia e decadenza.
La galleria Rosa Santos di Valencia presenta un raffinato solo show di Marina González Guerreiro, che trasforma materiali comuni — ferro, cera, sabbia, corde e ceramica — in installazioni delicate, legate al concetto di tempo e alla ciclicità della materia.
Allo stand romano di Gilda Lavia dialogano invece tre artisti: Élle de Bernardini, Marina Paris e Leonardo Petrucci. Le loro opere affrontano i temi del corpo e dell’identità di genere, del rapporto tra uomo e ambiente e delle relazioni cosmiche tra specie viventi, attraverso linguaggi che spaziano dal disegno all’installazione.
La galleria Apalazzo di Brescia dedica il suo spazio a Nathalie Du Pasquier, artista nota per le sue composizioni geometriche e il suo passaggio dal design alla pittura. Le sue opere, tra tessuti e strutture lignee, giocano con la percezione e ridefiniscono il confine tra oggetto e spazio espositivo.
Dalla galleria UNA di Piacenza arriva il progetto Sentinelle di Valentina Furian, curato da Joel Valabrega e Léon Kruijswijk. L’artista esplora il rapporto tra umanità e mondo animale attraverso un’installazione immersiva dai toni rossi, in cui video e disegni evocano una condizione di veglia e istinto.
Molto interessante anche la proposta della galleria Laveronica di Modica, che riunisce diversi artisti internazionali come Uriel Orlow, Jonas Staal, Rabih Mroué, Moira Ricci, Daniela Ortiz, Adelita Husni-Bey e Igor Grubić. Le opere affrontano questioni di potere, colonialismo, memoria e partecipazione, intrecciando arte e impegno politico.
Infine, la tedesca Sies+Höke di Düsseldorf espone lavori di tredici artisti, tra cui Julian Charrière, Julius von Bismarck, Claudia Wieser e Talia Chetrit. Le loro ricerche, pur diverse, sono unite dal desiderio di interrogare il rapporto tra individuo, società e ambiente, oscillando tra scienza, filosofia e immaginazione visiva.
Artissima 2025 si conferma come un appuntamento di grande qualità, dove la sperimentazione e l’apertura internazionale si fondono in un’esperienza artistica vitale, complessa e in continuo dialogo con il presente.
Per Info e biglietti clicca qui https://www.vivaticket.com/it/ticket/artissima/215647?culture=it-it