
Milano – Chiara Ferragni in Tribunale per la ‘finta’ beneficenza all’ospedale: “E’ una fase delicata”
Chiara Ferragni si è presentata per la prima volta in tribunale a Milano, il 4 novembre, nell’ambito del processo legato al caso della presunta beneficenza fasulla destinata all’ospedale Regina Margherita di Torino. L’imprenditrice digitale, accompagnata dai suoi avvocati Giuseppe Iannacone e Marcello Bana, è comparsa davanti al giudice Ilio Manucci Pacini. Circondata da numerosi giornalisti, ha preferito mantenere il silenzio, limitandosi a un breve commento: “Grazie a tutti per l’attenzione. È una fase molto delicata per me, spero capirete se non rilascio dichiarazioni. Continuiamo a guardare avanti”. Fino a oggi, Ferragni aveva scelto di non presenziare alle udienze.
Durante la giornata, l’associazione Casa del Consumatore ha richiesto ufficialmente di essere ammessa come parte civile nel processo, con l’obiettivo di ottenere un risarcimento. Al contrario, il Codacons, da sempre molto critico nei confronti dell’influencer, non ha presentato la stessa istanza, dopo aver raggiunto un accordo extragiudiziale con la difesa. Anche Adicu, che inizialmente sembrava voler partecipare, ha rinunciato, mentre una cittadina che aveva chiesto un risarcimento ha già ricevuto il pagamento. Il giudice deciderà nella prossima udienza, fissata per il 25 novembre, se accogliere la richiesta della Casa del Consumatore.
La difesa di Ferragni e degli altri imputati ha manifestato l’intenzione di ricorrere al rito abbreviato, una procedura che consente di evitare il dibattimento e prevede, in caso di condanna, una riduzione di un terzo della pena.
Il processo ruota attorno alla campagna dei “pandori Pink Christmas” di Balocco e alle uova di Pasqua Dolci Preziosi, vendute tra il 2021 e il 2022 con l’apparente finalità di sostenere cause benefiche. L’accusa parla di truffa aggravata e di pubblicità ingannevole, poiché l’operazione venne presentata come un’iniziativa di raccolta fondi per l’ospedale torinese, mentre la donazione era stata effettuata solo da Balocco, senza alcun legame con le vendite.
Oltre a Ferragni, sono imputati l’ex manager Fabio Maria Damato e il presidente di Cerealitalia, Francesco Cannillo. È stato invece archiviato il procedimento nei confronti di Alessandra Balocco, presidente dell’azienda dolciaria, scomparsa lo scorso agosto.