
Confindustria Moda lancia l’allarme: “L’Ultra fast fashion, una minaccia per l’industria e per i nostri giovani”
Luca Sburlati (Confindustria Moda): “Ultra fast fashion, una minaccia per l’industria e per i nostri giovani”
Luca Sburlati, CEO di Pattern S.p.A. e presidente di Confindustria Moda, lancia un nuovo e deciso allarme sull’espansione incontrollata del fenomeno ultra fast fashion, definendolo “un tema ormai urgentissimo e prioritario per la difesa del comparto tessile-moda italiano”. Sburlati sottolinea come l’arrivo massiccio di prodotti a basso costo, spesso di qualità scadente e provenienti da piattaforme extraeuropee, stia mettendo in seria difficoltà non solo le imprese del settore, ma anche il commercio tradizionale e i negozi di prossimità.
Il dirigente denuncia una distorsione del mercato dovuta al libero accesso concesso a migliaia di spedizioni sotto i 150 euro, che entrano in Europa senza dazi, controlli doganali o verifiche sulla qualità. “Una follia che stiamo già pagando e continueremo a pagare, con un prezzo altissimo”.
L’ultra fast fashion, aggiunge Sburlati, non è solo un problema economico ma anche culturale e sociale: “Incoraggia un modello di consumo impulsivo e insostenibile, che diseduca i giovani al valore dei prodotti e al rispetto del lavoro manifatturiero”.
Per questo, Confindustria Moda ha portato la questione all’attenzione della politica italiana, chiedendo interventi concreti per tutelare la filiera produttiva e garantire regole eque per tutti gli operatori.
Sburlati cita anche l’esempio francese, dove la federazione UFIMH – La Mode Française, guidata da Pierre-François Le Louët, ha sollevato il tema sulle pagine di Le Figaro, dimostrando come la battaglia contro l’ultra fast fashion sia ormai una priorità condivisa a livello europeo per salvaguardare il futuro dell’industria.