
Inter fuori dal Mondiale: disastro contro il Fluminense. Furia Lautaro: “Chi non vuole restare se ne vada”

Inter fuori dal Mondiale: disastro contro il Fluminense.
Finisce amaramente l’avventura dell’Inter al Mondiale per Club: i nerazzurri vengono eliminati ai quarti dopo una pesante sconfitta per 2-0 contro il Fluminense, squadra brasiliana più determinata, concreta e meglio organizzata sul piano tattico.
La formazione di Cristian Chivu parte con il piede sbagliato e subisce il primo gol dopo appena tre minuti, complici disattenzioni difensive che spalancano la strada a Cano. Da quel momento, i brasiliani controllano il match con intelligenza, mentre l’Inter fatica a trovare ritmo, lucidità e identità. La reazione arriva solo nei minuti finali, quando Lautaro Martinez colpisce un palo e Dimarco una traversa, ma il colpo del definitivo k.o. arriva nei minuti di recupero con Hercules, che sigla il raddoppio su contropiede.
La squadra di Renato Gaúcho si dimostra compatta e cinica: abbandona la difesa a quattro per un efficace 3-4-1-2, annullando ogni tentativo offensivo dei nerazzurri. Tra i migliori in campo, Arias, protagonista di dribbling, ripartenze e dell’assist del primo gol. Al contrario, l’Inter appare statica, prevedibile e lenta nel fraseggio. Nonostante il possesso palla elevato, la squadra milanese crea poco e concede molto.
Lautaro furioso: “O si sta dentro, o si va via”
Al termine della gara, è Lautaro Martinez, capitano e simbolo dell’Inter, a lanciare un messaggio forte e chiaro: “Chi non è motivato, è meglio che lasci la squadra”. Una dichiarazione che, pur senza nomi espliciti, sembra indirizzata a chi – come Calhanoglu – appare sempre più distante dal progetto nerazzurro.
Il Toro ammette i limiti della prestazione: “Nel primo tempo siamo rimasti fuori dal match, commettendo tanti errori. Nel secondo abbiamo provato a reagire, ma non è bastato”. Parole accompagnate da un’ammissione sincera: “Chiedo scusa ai tifosi. È stata una stagione dura, senza trofei. Ora serve ripartire, uniti, con la mentalità giusta”.
Chivu: “Siamo stati presuntuosi”
Anche Chivu riconosce le colpe della squadra: “Abbiamo sbagliato approccio, sottovalutando l’intensità degli avversari. Nel secondo tempo si è visto qualcosa di meglio con i nuovi innesti, ma non basta. Serve compattezza e spirito di gruppo”.
Tra le poche note positive, Susic, centrocampista di qualità che ha mostrato buone intuizioni, Carboni, che ha dato energia alla manovra, e Sebastiano Esposito, autore di qualche movimento interessante in attacco. Bene anche Barella, l’unico sempre lucido e combattivo.
Inter, tempo di riflessioni
L’eliminazione anticipata pesa, non solo sul morale ma anche sul futuro della squadra. Dopo una stagione logorante, chiusa senza titoli, l’Inter si trova davanti a un bivio: ricompattarsi o rischiare di sgretolarsi. L’estate servirà per fare chiarezza, a partire da chi, come ha detto Lautaro, “ha davvero voglia di restare”.