
Torino – Dopo ben 400 anni le monache di clausura lasciano un noto Monastero: “Per noi è un momento storico”
Dopo quattro secoli di presenza continua, le monache di clausura del Monastero della Visitazione di Pinerolo lasciano la città. La decisione, comunicata con una lettera su Vita Diocesana, segna un momento storico per la comunità locale. Le religiose si trasferiranno in Lombardia, in un convento più piccolo, dopo un lungo periodo di riflessione e preghiera.
«Abbiamo condiviso con molti di voi momenti di fede e amicizia — scrivono — ma ora sentiamo il bisogno di adattarci ai tempi e alle nostre forze». Le suore spiegano che la gestione di un edificio così grande è diventata troppo impegnativa e che la loro priorità resta la vita spirituale, non la manutenzione materiale del monastero.
Il complesso, fondato nel 1634 su impulso di San Francesco di Sales e Santa Giovanna Francesca di Chantal, ha rappresentato per secoli un punto di riferimento religioso per Pinerolo e il territorio circostante. Dalla sua fondazione, la comunità ha attraversato guerre, rivoluzioni e crisi, mantenendo sempre viva la propria missione di preghiera e silenzio.
Lo storico Maurizio Trombotto ricorda che il monastero, imponente edificio affacciato su via Jacobino Longo, fu danneggiato durante l’assedio sabaudo del 1693 e ricostruito pochi anni dopo. Oggi ospita solo una dozzina di monache, troppo poche per sostenere un luogo così vasto.
«Non siamo al servizio delle mura, ma di Dio e della Chiesa», sottolineano le religiose. Il futuro dell’edificio, vincolato come bene storico, resta incerto. Con la loro partenza, Pinerolo saluta una presenza secolare, ma conserva l’eredità spirituale di una comunità che ha attraversato i secoli nel silenzio e nella preghiera.