
Milano – Perquisizioni nella sede di Amazon. Ipotesi: evasione e contrabbando
La Procura di Milano ha avviato nuove verifiche su possibili irregolarità fiscali legate alla gestione di prodotti di origine cinese all’interno dei centri logistici di Amazon. Nelle prime ore della mattina di ieri, la Guardia di Finanza di Monza ha effettuato perquisizioni sia nella sede del colosso statunitense a Milano sia nel grande hub di Cividate al Piano, nel Bergamasco, dove nei mesi scorsi erano già stati sequestrati circa cinquemila articoli provenienti dalla Cina.
Secondo gli inquirenti, con il supporto dell’Agenzia delle Dogane, esisterebbe un sistema che avrebbe consentito l’ingresso nel mercato europeo di un ingente volume di merce cinese senza il versamento delle imposte dovute. In particolare, la merce sarebbe stata movimentata attraverso i centri logistici di Amazon o tramite altre società di trasporto, sfruttando strutture societarie che avrebbero permesso di eludere l’Iva e i dazi doganali richiesti dalla normativa europea.
“Questa tranche d’indagine – spiega la redazione di Rainws24 – “è scaturita dal filone principale a carico di manager di Amazon e della stessa società per una presunta evasione fiscale da circa 1,2 miliardi di euro. Le Fiamme Gialle, in questo fascicolo, avevano già
effettuato perquisizioni e acquisizioni di documenti per ricostruire, a partire dal 2019, la tipologia di business del colosso statunitense, a partire dalla suddivisione dei venditori e tracciando i percorsi della merce, per verificare se
sia o meno stata rispettata la normativa relativa a tasse e imposte, come dazi doganali e Iva.