
Sinner, il primo italiano a vincere a Wimbledon: ecco quanto pagherà di tasse

Jannik Sinner ha scritto una pagina storica per lo sport italiano: è stato il primo atleta azzurro a conquistare il prestigioso torneo di Wimbledon. Nella finale, ha superato lo spagnolo Carlos Alcaraz, suscitando entusiasmo non solo tra i tifosi italiani, ma anche tra gli appassionati di tennis di tutto il mondo. La vittoria gli ha garantito, oltre alla gloria sportiva, anche 2.000 punti nella classifica ATP e un premio economico molto consistente: 3.517.000 euro.
Ma come accade spesso per i grandi tornei internazionali, la somma ricevuta non sarà completamente incassata dall’atleta altoatesino a causa del sistema fiscale britannico. Infatti, il Regno Unito impone un’aliquota piuttosto elevata – il 45% – sui guadagni percepiti dagli sportivi stranieri che partecipano a competizioni sul suolo inglese. Includendo alcune deduzioni legate alle spese professionali, la percentuale effettiva di trattenuta scende al 36%, ma si traduce comunque in una perdita netta di oltre 1.400.000 euro.
Residenza a Monte Carlo: vantaggio fiscale per Sinner
La sua residenza fiscale nel Principato di Monaco lo protegge da ulteriori imposizioni fiscali che sarebbero scattate se fosse residente in Italia.
Questo gli consente di limitare le trattenute al solo prelievo britannico. A spiegarlo è Sean Packard, esperto in materia tributaria e dirigente di OFS Wealth, che ha confermato che i tennisti devono sottostare alle regole fiscali del Paese dove si svolge il torneo, a meno che non ne subiscano anche nel proprio Paese d’origine.