
Un dato a sorpresa: gli infortuni sul lavoro in Italia sono inferiori alla media europea – Ma pesano le condanne agli imprenditori: “Sproporzione per l’industria ad opera della magistratura”

Incidenti sul lavoro in calo in Italia: meno casi rispetto alla media europea, ma persistono criticità nel sistema giudiziario
Nonostante l’allarme frequente sull’emergenza sicurezza nei luoghi di lavoro, un’analisi recente svela un quadro meno negativo di quanto si possa pensare: il numero di infortuni professionali in Italia è al di sotto della media dell’Unione Europea, segnando un risultato inaspettato rispetto alla percezione comune.
A evidenziarlo è un rapporto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, basato sui dati più recenti diffusi dall’Inail. Secondo il documento, nel corso del 2024 si è verificato un calo dell’1% nel totale delle denunce per infortunio, passate da 519.000 a 515.000 casi. Si tratta di un segnale positivo che conferma una tendenza alla diminuzione già avviata negli anni precedenti, e che si rafforza nel confronto con il periodo antecedente alla pandemia.
In particolare, il confronto internazionale mostra che l’Italia presenta tassi di infortunio sensibilmente più bassi rispetto a quelli registrati in altri grandi Paesi europei, come Francia, Spagna e Germania. Secondo i dati del 2022, nel nostro Paese si sono contati 96,8 infortuni ogni 10.000 lavoratori occupati, contro una media Ue di 134,2. A titolo di confronto, i numeri della Francia si attestano a 245,4 casi, quelli della Spagna a 237,1, mentre in Germania si registrano 153,5 infortuni ogni 10.000 addetti.
Questa differenza può essere spiegata da più fattori: non solo una possibile maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro, ma anche diverse abitudini nella denuncia degli incidenti e specificità nella composizione del sistema produttivo nazionale.
Ma nonostante i numeri in miglioramento, restano aperte alcune questioni cruciali.
Una su tutte: la rigidità del sistema giudiziario italiano, che spesso colpisce in modo sproporzionato gli imprenditori coinvolti in episodi di infortunio, anche in assenza di responsabilità diretta.
Uno squilibrio che è visto da molti come un elemento penalizzante per il mondo industriale, generando insicurezza giuridica e rallentando gli investimenti in un contesto che già fatica a crescere.