
Milano – Beppe Sala, il giorno decisivo. Oggi l’incontro in Comune: resta o si dimette?

È attesa per oggi, alle ore 16:30, la dichiarazione ufficiale di Beppe Sala in Consiglio comunale: il primo cittadino di Milano, indagato nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione urbanistica della città, dovrà sciogliere i dubbi sul proprio futuro politico. Si saprà se intende proseguire il mandato oppure fare un passo indietro.
Accanto a Sala, i riflettori sono puntati anche sull’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Tancredi, coinvolto nella stessa indagine. Le sue dimissioni sembrano già pronte, ma la decisione finale spetta al sindaco. Tancredi, infatti, rischia di finire agli arresti domiciliari, misura richiesta dai magistrati ma che potrebbe essere evitata se lasciasse l’incarico. Il giudice deciderà sul provvedimento cautelare il prossimo 23 luglio.
Sala verso la permanenza: la maggioranza lo sostiene
Nonostante le difficoltà giudiziarie, la gran parte della maggioranza che sostiene Sala in Comune ha scelto di rimanergli accanto. I gruppi politici più leali — come Azione, Italia Viva e il Partito Democratico — hanno espresso pieno supporto, mentre Verdi e gruppo misto hanno mostrato qualche riserva, pur non chiedendone le dimissioni.
Le opposizioni chiedono un passo indietro
Dal fronte opposto, però, le critiche non si sono fatte attendere. Alcuni esponenti dell’opposizione, pur dichiarandosi garantisti, invocano le dimissioni del sindaco. In particolare, la Lega sostiene che la situazione giudiziaria, anche se non ancora definita, rende politicamente insostenibile la prosecuzione del mandato.
Il consigliere leghista Samuele Piscina ha dichiarato che, per il suo partito, la città non può permettersi di restare bloccata in un momento così delicato e che è necessario ridare la parola agli elettori. A suo dire, essere garantisti non vuol dire ignorare l’impatto politico e amministrativo che l’inchiesta sta avendo sul governo cittadino.