
Milano – Milionari in rivolta. Arriva la stangata per il parcheggio dei jet privati a Malpensa e Linate. E scoppia la protesta dei super-ricchi

La Sea, società che gestisce gli aeroporti di Milano Linate e Malpensa, ha recentemente approvato un nuovo tariffario per il parcheggio dei jet privati, scatenando la protesta tra i super‑ricchi clienti business. Ma la stretta non si ferma ai soli velivoli privati: aumenti sono previsti anche per gli aerei delle compagnie commerciali.
Cosa cambia
Secondo quanto comunicato, le nuove tariffe aeroportuali – soggette all’approvazione dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) – hanno visto un adeguamento sostanziale dopo anni di immobilismo. La Sea, tuttavia, spiega che tali incrementi sono proporzionali agli investimenti fatti negli scali e alle maggiori esigenze operative.
La replica di SEA: aumenti giustificati e vigilati
Il gruppo SEA ha giustificato il nuovo tariffario sostenendo che i precedenti livelli erano “congelati da anni” e non riflettevano più le necessità operative e infrastrutturali di Linate e Malpensa. Ha inoltre ribadito che tutto il processo è avvenuto sotto stretta sorveglianza dell’Autorità dei trasporti.
Il colpo di scena è arrivato dalle reazioni stizzite dei possessori di jet privati, che vedono il nuovo regime come un vero e proprio “balzello”. In molti hanno definito gli aumenti una tassa ai danni di un’utenza di élite, lamentando che i costi aggiuntivi andranno a pesare sui servizi dedicati.
Un mercato in espansione
La richiesta di parcheggio per jet privati nell’area milanese ha registrato un notevole boom negli ultimi anni. SEA Prime, il braccio della gestione dedicato all’aviazione business, ha dovuto ampliare aree di sosta a Linate e Malpensa proprio per far fronte all’aumento della domanda: un trend sempre più marcato in favore dei voli privati, percepiti come simbolo di status e comodità.
Il contesto: innovazione e sostenibilità aeroportuale
Mentre SEA investe nell’espansione delle infrastrutture — come dimostrano gli ampliamenti in corso al terminal Prime di Linate —, si impegna anche su fronti ambientali. Il gruppo ha ottenuto certificazioni ambientali e ha definito obiettivi per ridurre l’impatto acustico e le emissioni. È in questo mix di crescita e sostenibilità che si inserisce l’aggiornamento delle tariffe, che dovrebbero coprire almeno parte dei costi sostenuti.