
A Milano allarme West Nile: primi casi in città – I consigli degli esperti

A Milano è scattato l’allarme per il virus West Nile dopo la conferma di due nuovi casi: si tratta di due donne, una di 38 anni e l’altra di 66, contagiate da zanzare locali presenti in Lombardia, precisamente tra Milano e Pavia. Il virus, ormai da anni presente sul territorio nazionale, sta preoccupando anche le grandi città, dove l’ambiente urbano e il clima estivo caldo-umido creano condizioni ideali per la diffusione delle zanzare portatrici del virus.
Dal reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco sottolineano quanto la minaccia rappresentata dalle zanzare non sia da sottovalutare. Alcune specie, infatti, sono capaci di trasmettere virus pericolosi, una realtà che non riguarda più solo le aree tropicali.
La combinazione di fattori climatici, urbanizzazione e viaggi internazionali ha favorito la diffusione di malattie infettive anche nel nostro Paese, rendendo il West Nile un fenomeno endemico in Italia da oltre quindici anni. In particolare, Milano, con la sua elevata densità abitativa e le condizioni ambientali favorevoli, rappresenta un terreno fertile per questi agenti patogeni.
Uno dei pericoli più sottovalutati è rappresentato dall’acqua stagnante, che può facilmente trasformarsi in un ambiente ideale per la deposizione delle uova di zanzara. Anche piccoli oggetti come tappi di bottiglia, sottovasi, secchi o grondaie intasate possono diventare dei veri e propri focolai invisibili di larve. Con il ritorno del caldo dopo le piogge, queste situazioni si moltiplicano.
L’invito degli esperti è alla prevenzione, che passa anche dalla cura degli spazi privati, come balconi, cortili e giardini, oltre che dalla partecipazione attiva alle campagne pubbliche di disinfestazione.