
A Milano lotta a Moto e scooter sui marciapiedi – Aumenterà il numero delle multe: il piano
A Milano si prepara una stretta contro il parcheggio irregolare di moto, bici e monopattini sui marciapiedi. L’obiettivo è aumentare le sanzioni, ma anche introdurre un sistema che permetta agli operatori dei servizi di sharing di rivalersi sugli utenti che lasciano i mezzi in sosta vietata. Il promotore dell’iniziativa è Marco Mazzei, consigliere della lista Sala e responsabile della task force per la sicurezza stradale, già noto per aver sostenuto il limite dei 30 km/h in città. Insieme ai colleghi Fumagalli, Pontone e Orso, Mazzei presenterà in Consiglio comunale un ordine del giorno con diverse proposte per contrastare il fenomeno.
Il documento sottolinea che la sosta selvaggia di motocicli, biciclette e monopattini rappresenta un serio problema, soprattutto nelle zone centrali dove spesso i marciapiedi risultano impraticabili. Oltre a ostacolare i pedoni, i mezzi parcheggiati in modo scorretto possono diventare pericolosi per chi ha disabilità visive o motorie. Il tema è stato più volte sollevato dalla Consulta per la mobilità attiva e da quella per le persone con disabilità, che chiedono interventi concreti.
Il problema principale riguarda i veicoli in sharing: se vengono rimossi o sequestrati, gli operatori non possono addebitare la multa all’utente responsabile. Nel 2024, le sanzioni a carico delle società di sharing di bici e monopattini hanno superato i 450.000 euro. Per questo i consiglieri propongono una campagna informativa per ricordare che parcheggiare sui marciapiedi è sempre vietato, seguita da un’azione più severa di controllo e multa.
Il piano prevede inoltre l’adeguamento delle tariffe di rimozione, in modo che le aziende possano rivalersi direttamente sugli utenti scorretti, favorendo una maggiore responsabilizzazione. Si chiede anche di creare nuovi incroci dotati di attraversamenti pedonali su tutti i lati e spazi riservati a moto, bici e monopattini in carreggiata, al posto di alcuni stalli auto. Infine, l’ordine del giorno propone di garantire marciapiedi larghi almeno 1,5 metri su entrambi i lati delle strade o, dove non sia possibile, di chiudere al traffico motorizzato le aree troppo strette, trasformandole in zone pedonali o a traffico limitato.