
A Milano scoppia l’allarme legionella – 11 ricoverati e 1 morto. Il quartiere colpito.
Infezioni da legionella a Milano: in allerta le autorità sanitarie. Secondo quanto comunicato da Ats Città Metropolitana, nel capoluogo lombardo sono stati registrati undici casi riconducibili allo stesso focolaio: tra questi si conta purtroppo una persona deceduta e otto pazienti attualmente ricoverati.
L’area più colpita è quella di San Siro, in particolare la zona limitrofa a via Rembrandt. Qui sono emersi tutti i casi finora confermati, riguardanti soggetti che presentavano già condizioni predisponenti all’infezione. Gli specialisti di Ats hanno avviato verifiche approfondite negli appartamenti interessati, effettuando prelievi dagli impianti idrici per cercare il punto da cui si sarebbe diffuso il batterio. Sono inoltre in corso controlli anche in altri luoghi considerati potenzialmente critici all’interno del quartiere, ma i primi risultati di laboratorio non sono ancora disponibili.
L’episodio richiama quanto accaduto lo scorso luglio nella zona di via Rizzoli, dove un cluster simile aveva coinvolto nove residenti e provocato un’altra vittima. Gli abitanti di quegli stabili, già colpiti nel 2017 da un caso analogo, avevano poi lamentato lunghi periodi senza acqua calda, segno di un impianto idrico problematico e di interventi complessi da gestire.
La legionella è un batterio che prolifera negli ambienti acquatici, soprattutto quando l’acqua rimane ferma e la temperatura oscilla tra i 25 e i 45 gradi. Può annidarsi in serbatoi, reti idriche domestiche e tubature con incrostazioni o depositi. La trasmissione avviene respirando micro-gocce d’acqua contaminate, tipicamente generate da docce, rubinetti o condizionatori mal mantenuti. Ats Milano precisa che non esiste rischio di contagio diretto tra persone e che il batterio non si trasmette né tramite alimenti né bevendo l’acqua. Le indagini proseguiranno finché non sarà individuata una fonte certa dell’infezione nel quartiere coinvolto.