
Bomba sotto la casa di Sigfrido Ranucci – “Poteva uccidere”. Distrutta l’auto
Un ordigno esplosivo è deflagrato davanti all’abitazione del giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, a Campo Ascolano, frazione di Pomezia, vicino Roma.
L’esplosione, avvenuta intorno alle 22 di ieri, ha provocato due detonazioni ravvicinate che hanno completamente distrutto le auto del giornalista e di sua figlia, parcheggiate una accanto all’altra davanti alla casa. La violenza della deflagrazione è stata tale da far tremare l’edificio e da danneggiare il cancello d’ingresso, oltre a vasi e piante nei dintorni.
Per fortuna nessuno è rimasto ferito: la figlia di Ranucci era passata da casa circa mezz’ora prima, mentre il giornalista si trovava all’interno dell’abitazione al momento dello scoppio. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri, la Digos e gli artificieri, che hanno avviato i rilievi per comprendere la natura dell’esplosivo e la dinamica dell’attentato. Le autorità stanno esaminando le telecamere di sicurezza della zona per individuare eventuali indizi sui responsabili. Le indagini sono affidate al nucleo investigativo di Frascati.
Secondo una prima ricostruzione, l’ordigno utilizzato potrebbe essere stato artigianale ma di notevole potenza, tanto che – come ha raccontato lo stesso Ranucci, ancora sotto shock – “se qualcuno fosse passato in quel momento, sarebbe potuto morire”.
Il giornalista ha annunciato che presenterà denuncia formale e ha ricordato come non si tratti del primo episodio intimidatorio subito. “Negli ultimi mesi – ha spiegato – sono accaduti fatti strani. L’estate scorsa, per esempio, abbiamo trovato due proiettili di una P38 davanti casa. Non ho mai voluto parlarne pubblicamente per proteggere i miei familiari”.
Ranucci, figura storica del giornalismo investigativo e volto di Report, aveva già ricevuto minacce e tentativi di delegittimazione in passato, su cui la magistratura indaga da tempo. Mentre proseguono gli accertamenti, la redazione di Report ha espresso solidarietà al collega attraverso i propri canali social, sottolineando come la potenza dell’esplosione fosse tale da poter causare una tragedia se qualcuno si fosse trovato nelle vicinanze.