
Boom di investimenti alberghieri a Roma nel 2025: 397 milioni in 6 mesi

Roma continua a brillare come una delle piazze immobiliari più dinamiche d’Europa. Nei primi sei mesi del 2025, la Capitale ha attirato 397 milioni di euro di investimenti nel settore alberghiero, quasi eguagliando il totale registrato nel corso di tutto il 2024. Il dato conferma il trend positivo della città eterna, che, secondo l’ultimo report di EY (Ernst & Young), guida la crescita nazionale nel segmento dell’hotellerie di lusso, superando città come Venezia (230 milioni) e Milano (120 milioni).
Secondo l’“Italy Hotel Investment Report”, il secondo trimestre del 2025 ha registrato un’impennata del 31% negli investimenti alberghieri su base annua, raggiungendo 1,4 miliardi di euro: il secondo miglior risultato di sempre nel primo semestre, dopo il record del 2019. Roma si è accaparrata quasi un terzo del totale nazionale, complice la ripresa turistica post-pandemia, con un’estate che prevede milioni di visitatori stranieri e il primato nel turismo congressuale. Il tasso di occupazione delle stanze è salito al 75%, dieci punti sopra la media italiana.
La remunerazione media delle camere, secondo Scenari Immobiliari, è ora di 185 euro a notte, in crescita del 12% rispetto al 2024, pur restando inferiore del 20% rispetto a città come Londra e Parigi. Questo margine ha reso Roma una piazza particolarmente appetibile per fondi internazionali, family office e investitori istituzionali, spinti da una domanda in continua crescita.
Tra le operazioni più rilevanti, EY segnala il Progetto Mandarin Oriental e l’acquisizione dell’immobile in Via delle Vergini, esempi dell’alto valore immobiliare che Roma continua ad esprimere. «Chi vuole investire nel settore alberghiero in Italia guarda soprattutto alla piazza di Roma», ha spiegato al Messaggero Marco Zalamena, Head of Hospitality di EY Italy, sottolineando che «la domanda potenziale invasa è pari all’offerta reale di location: c’è una carenza di strutture disponibili rispetto all’interesse».
Le quattro operazioni concluse nel primo semestre hanno portato sul mercato 438 nuove camere, con un valore medio per stanza di 902 mila euro, più del doppio di Venezia e il triplo di Milano. E secondo EY, il totale degli investimenti potrebbe raddoppiare entro fine anno, grazie ai numerosi progetti in via di definizione.
A livello nazionale, il 51% degli investimenti è di provenienza italiana, mentre il restante proviene per il 26% da altri Paesi europei, per il 12% dagli Stati Uniti e per il 10% dal Sud America. I family office risultano protagonisti in quasi un terzo delle operazioni. Accanto alle grandi città come Roma, Milano, Firenze e Venezia, Capri, Ischia e il Lago di Como rappresentano altre aree strategiche per gli investitori.
Secondo una ricerca di Federalberghi-Tecné, sono attesi 36,1 milioni di viaggiatori italiani per l’estate 2025, con una spesa complessiva di oltre 41 miliardi di euro. Tuttavia, nonostante l’aumento delle partenze in giugno e settembre, un italiano su due resterà a casa, secondo i dati delle associazioni dei consumatori.