
Bruno Vespa, la sua società di vino è in rosso – Persi 400mila euro in un anno

Bruno Vespa, la sua società di vino è in rosso.
Le attività vitivinicole e di ospitalità di Bruno Vespa, nate attorno alla Masseria Li Reni di Manduria (Taranto), hanno registrato un 2024 in rosso.
La società principale, Futura Agricola 2015 srl, guidata dal figlio Alessandro, ha archiviato l’anno con una perdita di oltre 410 mila euro, dopo l’utile di 308 mila euro del 2023. A pesare sono stati la contrazione dei ricavi – scesi da 2,4 milioni a 1,8 milioni – e l’aumento dei costi di produzione, saliti da 2 a 2,5 milioni.
L’azienda, che dà lavoro a più di venti dipendenti e controlla Agrif Italia srl, ha visto ridursi drasticamente la liquidità (da 81 mila a poco più di 4 mila euro) e aumentare l’indebitamento complessivo, passato da 8,2 a 10,7 milioni di euro, di cui 7,2 milioni verso le banche.
In difficoltà anche Futura 14 srl, la società commerciale che si occupa della distribuzione del vino, anch’essa presieduta da Alessandro Vespa: la perdita è stata di 190 mila euro, contro i 28 mila del 2023. In questo caso il valore della produzione è sceso da 3,4 a 3 milioni.
La replica della famiglia
La famiglia Vespa, però, ha voluto precisare che i dati negativi non raccontano tutta la storia. In una nota ha ricordato che Futura Agricola ha incrementato le rimanenze e beneficia di crediti d’imposta, mentre l’indebitamento è legato a nuovi investimenti per oltre 2,1 milioni di euro, destinati a rafforzare vigneti e attività di hospitality. L’EBITDA – parametro che misura la redditività operativa – è infatti rimasto positivo, pari a circa 366 mila euro.
Per quanto riguarda Futura 14, i Vespa sottolineano l’aumento del fatturato, salito da 3,09 a 3,73 milioni, considerato un segnale importante per una realtà che opera in un mercato competitivo.
Un progetto di lungo respiro
Dopo anni di crescita, le società legate al marchio Vespa attraversano dunque una fase complessa, segnata da perdite e debiti, ma la famiglia difende la solidità complessiva dell’iniziativa. «Chiunque abbia visitato la Masseria e la cantina – affermano – ha visto come i soldi siano stati investiti bene».