
Ciclovia di via Panama, i residenti: “Sì alle bici, ma viabilità più sicura”
Prosegue la mobilitazione dei residenti di via Panama, nel quartiere Parioli, contro la nuova ciclovia progettata dal Comune di Roma. Dopo settimane di proteste, assemblee e incontri pubblici, il comitato spontaneo “Sos Panama” ha presentato una proposta alternativa, denominata “variante A”, pensata per garantire maggiore sicurezza e fluidità alla circolazione. L’obiettivo è ridurre gli attuali disagi per automobilisti e pedoni senza rinunciare alla mobilità sostenibile.
Il nuovo progetto, esposto ieri durante un incontro pubblico organizzato davanti alla parrocchia di San Roberto Bellarmino, è stato illustrato alla presenza della senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni e dei dirigenti del partito Federico Guidi, Carlo Balzerano e Chiara Togliani. «Sosteniamo la proposta dei residenti – ha spiegato la senatrice Mennuni – perché amplia la carreggiata, elimina gli imbuti che creano traffico e consente di salvare molti parcheggi. Non siamo contrari alle piste ciclabili, ma a politiche punitive che penalizzano automobilisti e lavoratori».
La “variante A” prevede un marciapiede largo un metro e mezzo, una ciclovia a doppio senso di 2,5 metri, parcheggi in linea tra i 2,10 e i 2,30 metri e una carreggiata che varia dai 6,3 ai 6,5 metri. «Chiediamo una redistribuzione equa dello spazio tra tutti gli utenti della strada – ha spiegato Rocco Gaudioso, portavoce del comitato – oggi in alcuni tratti i doppi marciapiedi superano i cinque metri, riducendo lo spazio per le auto e i mezzi di soccorso».
Il progetto elaborato dai residenti include anche la riqualificazione del verde con nuove alberature, tra cui il possibile ritorno dei ciliegi giapponesi che un tempo ornavano la via, donati – secondo la tradizione – dall’imperatore Hirohito. Accanto al tema della viabilità, i cittadini chiedono anche il rifacimento dei marciapiedi, in molti punti deteriorati, e la revisione delle fermate Atac per migliorare la sicurezza di pedoni e ciclisti.
Nel frattempo, l’assessorato alla Mobilità del Comune ha avviato una serie di correzioni al progetto originale, dopo le numerose proteste. Tra gli interventi in corso figurano la riduzione dei cordoli e la rimodulazione della pista ciclabile all’altezza di piazza Cuba per ampliare la carreggiata e rendere più agevole la svolta verso viale Romania e via Lima. È previsto anche l’arretramento della fermata Atac in costruzione nei pressi di via Lisbona, per migliorare la visibilità e la sicurezza degli attraversamenti.
Alla manifestazione di ieri ha preso parte anche il parroco di San Roberto Bellarmino, che ha espresso preoccupazione per la vicinanza della ciclabile all’uscita della chiesa. «Dopo la messa, ci troviamo davanti alle bici in transito, è stato necessario mettere un cartello per invitare i fedeli a fare attenzione», hanno raccontato alcuni parrocchiani.
Il progetto alternativo sarà ora esaminato anche dal II Municipio, come ha confermato Sandra Bertucci, consigliere di Fratelli d’Italia e presidente della commissione trasparenza: «Vogliamo studiare con attenzione le proposte dei cittadini per conciliare la mobilità sostenibile con la sicurezza e la vivibilità del quartiere».