
Dramma ad Anzio: trascinati dalla corrente, annegano due fratelli

Una giornata di mare e relax si è trasformata in un dramma per due fratelli romani, Piero ed Enrico Arioli, di 68 e 70 anni. I due uomini sono morti annegati nel pomeriggio di ieri, mentre si trovavano sulla spiaggia della riviera di ponente di Anzio, nei pressi dello stabilimento “La dea Fortuna”. Secondo le prime ricostruzioni, uno dei due si sarebbe trovato in difficoltà tra le onde, forse a causa di un malore, e il fratello, nel tentativo disperato di soccorrerlo, è rimasto a sua volta intrappolato.
A lanciare l’allarme sono stati i nipotini di dieci anni e le figlie dei due fratelli, che dalla riva hanno visto i loro cari lottare tra le onde, abbracciati e gridare aiuto. «Li abbiamo visti abbracciati, gridavano aiuto», hanno raccontato sconvolti alcuni testimoni presenti in spiaggia. L’intervento dei bagnini, Gianni Paparelli e Quirino Castaldi, è stato immediato. I due si sono tuffati senza esitazione e sono riusciti a riportare i fratelli a riva, dove sono iniziate subito le manovre di rianimazione. «Fino alla fine abbiamo sperato che si riprendessero», ha dichiarato uno dei bagnini. Purtroppo, dopo oltre 40 minuti di tentativi, anche con l’uso del defibrillatore, per Piero ed Enrico non c’è stato nulla da fare.
Al momento dell’incidente, sulla spiaggia sventolava la bandiera rossa, indicazione evidente del mare agitato e del pericolo per i bagnanti. Numerosi testimoni riferiscono che uno dei due fratelli sarebbe finito in un mulinello, senza riuscire più a tornare indietro. Le indagini, coordinate dalla Procura di Velletri e affidate alla Capitaneria di Porto, dovranno chiarire se all’origine dell’annegamento vi sia stato un malore, forse una congestione, oppure una sottovalutazione delle condizioni marine. Le autopsie sui corpi, trasferiti all’ospedale di Anzio, dovranno fornire risposte definitive.
L’intera comunità di Anzio è rimasta profondamente colpita da questa tragedia familiare. I titolari dello stabilimento sono stati ascoltati dagli inquirenti, mentre familiari e bagnanti hanno assistito impotenti alla scena. «Salvateli, vi prego, non possono morire così», avrebbero gridato tra le lacrime le figlie e le mogli dei due uomini. Il sindaco Aurelio Lo Fazio ha espresso il proprio cordoglio: «Profondo dolore per la tragedia del mare avvenuta, vicinanza alle famiglie delle due vittime odierne».