
Eredità Agnelli: è sempre più ricco il tesoro estero in mano agli Elkann- Ed è nascosto in una palazzina: ecco dove

Il contenzioso sull’eredità Agnelli si arricchisce di nuovi dettagli, con un patrimonio estero in costante crescita e oggi stimato in oltre 700 milioni di euro, custodito fuori dall’Italia e sotto il controllo della famiglia Elkann. Contrariamente alle ipotesi di caveau segreti in Svizzera o sotto i campi della storica villa di strada San Vito a Torino, gran parte di queste risorse è legata a una sede molto meno appariscente: una palazzina di mattoni rossi al civico 91 di Essanestrasse, nel borgo di Eschen, in Liechtenstein, proprio di fronte a un discount locale.
In quell’edificio ha sede la Tremaco Treuunternehmen Reg, società fiduciaria riconducibile alla famiglia Agnelli, specializzata in “depositi a garanzia e servizi di intermediazione”. Qui vengono amministrati fondi e investimenti all’estero, sfruttando le norme fiscali particolarmente vantaggiose del principato, piccolo ma noto per la concentrazione di banche, trust e uffici finanziari. Nello stesso stabile si trovano anche due fondi fiduciari, Providenza e Providenza II, istituiti da Donna Marella Caracciolo — vedova dell’Avvocato Gianni Agnelli — con capitali provenienti dalla banca svizzera Pictet e, secondo gli inquirenti, gestiti fin dall’inizio dal nipote John Elkann.
Accanto a queste attività, l’inchiesta della Procura di Torino — che coinvolge John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista e presidente della Juventus Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs von Gruenigen — indaga sull’origine e la gestione di queste riserve offshore, considerate parte del patrimonio accumulato da Gianni Agnelli e oggi rivendicate dalla figlia Margherita.
Le verifiche riguardano anche conti e operazioni legati alla LGT Bank di Vaduz, ulteriore tassello di una rete finanziaria internazionale costruita negli anni e al centro di una battaglia legale di altissimo profilo.