
Garlasco, la svolta di oggi: indagato Venditti, l’ex pm dell’inchiesta su Sempio – Perquisizioni a casa dei famigliari di Andrea
Nuovo sviluppo nel caso Garlasco: l’ex procuratore capo di Pavia, Mario Venditti, è ufficialmente indagato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. L’inchiesta, condotta dalla procura di Brescia, riguarda presunte irregolarità nelle indagini del 2017 su Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara Poggi. Da questa mattina Carabinieri e Guardia di Finanza hanno avviato perquisizioni nelle abitazioni di Venditti e nei domicili di vari familiari di Sempio, oltre che di due ex appartenenti alla sezione di polizia giudiziaria della procura pavese, Silvio Sapone e Giuseppe Spoto, oggi in congedo.
Gli inquirenti sospettano che Venditti sia stato pagato per alleggerire la posizione di Sempio, che era finito sotto indagine dieci anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi. Un appunto trovato in casa dei genitori di Sempio – “Venditti gip archivia X 20-30 euro” – e alcune conversazioni intercettate suggeriscono, secondo l’accusa, un sistema di corruzione che avrebbe portato al pagamento di circa 30-40 mila euro. Le indagini patrimoniali hanno effettivamente registrato movimenti di denaro partiti dalle zie paterne di Sempio nel dicembre 2016, poi transitati attraverso i familiari fino a presunti contanti consegnati al magistrato.
Nel decreto di perquisizione si sottolineano inoltre “contatti opachi” tra la famiglia Sempio e gli investigatori dell’epoca. Alcuni passaggi delle intercettazioni ambientali sarebbero stati omessi, in particolare quelli relativi a una conversazione tra Andrea e suo padre Giuseppe, nella quale si accenna al “pagare quelli lì” e a strategie per affrontare l’interrogatorio. Proprio la brevità di quell’audizione del 2017, sostengono i pm bresciani, lascia ipotizzare che Sempio fosse stato informato in anticipo delle domande.
Venditti, oggi presidente del Casinò di Campione d’Italia, aveva archiviato l’indagine su Sempio nel 2017, sostenendo che non vi fossero elementi a suo carico. All’epoca la procura generale di Milano aveva escluso la sua responsabilità, osservando che la dinamica dell’aggressione indicava una forte confidenza tra vittima e aggressore, ipotesi che non trovava riscontri nella relazione tra Chiara Poggi e Sempio. Inoltre, alibi e prove documentali, come lo scontrino di un parcheggio e i contatti telefonici con amici, sembravano confermare la sua versione.
Ora però la nuova inchiesta mette in discussione quelle conclusioni, parlando di “anomalie” nelle indagini e di omissioni rilevanti da parte della polizia giudiziaria di Pavia. Tre le persone iscritte nel registro degli indagati: oltre a Venditti, anche i due ex carabinieri Sapone e Spoto. Le perquisizioni hanno interessato abitazioni a Pavia, Genova, Campione d’Italia, Garlasco e Voghera, coinvolgendo non solo l’ex magistrato ma anche i genitori e gli zii di Sempio.